mercoledì, 24 Aprile 2024

Uvet lancia la ‘predictive analysis’. USA primo caso di studio

Il Gruppo Uvet, attraverso la Business Travel Survey, annuncia una novità che permette al gruppo guidato da Luca Patanè di costruire un nuovo modello predittivo dei viaggi d’affari. Attraverso una ricerca frutto della collaborazione con uno spin off dell’Università degli Studi di Milano specializzato nei big data analysis (VOICES from the Blogs) si è potuto osservare che l’andamento macro economico negli Usa anticipa di tre trimestri la variazione dei viaggi d’affari verso gli Usa.
Questo risultato ha permesso di prevedere un incremento dei viaggi d’affari verso gli Stati Uniti nel secondo trimestre 2017 rispetto al secondo trimestre 2016 del 16% (con un intervallo di previsione tra il 12% e il 20%).
“Siamo molto soddisfatti di aver avviato questo progetto – sottolinea Patanè – che ci aiuterà ad anticipare i trend meglio di prima e a migliorare così allo stesso tempo i servizi che offriamo quotidianamente ai nostri clienti. Ho sempre creduto nella tecnologia e credo che l’investimento nei big data analysis rappresenti uno stimolo per sviluppare e migliorare, tra gli altri, anche il nostro settore. Lo dico non soltanto a beneficio del nostro Gruppo, o più in generale di noi operatori di settore, ma anche e soprattutto a beneficio del cliente, del consumatore finale”.
Come anticipato a gennaio, sulla base dei dati consuntivi del 4° trimestre del 2016 l’Uvet Travel Index stima una crescita economica dello 0,22%, in linea con quanto stimato per il terzo trimestre. Ciò rappresenta una continuazione della moderata crescita registrata tra luglio e settembre, ma senza l’accelerazione di cui il Paese avrebbe bisogno.
Dal “picco” più basso, registrato nel secondo trimestre del 2014, l’Uvet Travel Index ha segnato una lenta e graduale risalita, in linea con il PIL, anticipando i dati sulla crescita economica italiana, seppure contenuta, che poi si è realizzata fino ad oggi.
La stima di chiusura sul PIL dell’UVET Travel Index del 2016 si attesta a +0,93%. Dalla consueta fotografia relativa al più recente e aggiornato andamento dei viaggi d’affari nel nostro Paese, emerge che aumentano le trasferte di lavoro e crescono costantemente le spese di viaggio. A ‘certificare’ questo dato è l’ultima Business Travel Survey di Uvet. Considerando l’ultimo triennio 2014-2016, le trasferte sono aumentate di ben 23 punti percentuali, mentre le spese di 8 punti. Il 2° semestre 2016 ha registrato un trend positivo, che vede un aumento delle trasferte e delle spese di viaggio rispettivamente di 9 punti e 1 punto percentuale.
Cala invece il costo medio per viaggio, confermando il trend in discesa anche nel 2° semestre 2016. Rispetto al 2015, il costo medio per trasferta è sceso del 7%, con una riduzione di 15 euro a trasferta. Se si osserva il comportamento del costo medio per trasferta negli ultimi tre anni, si nota che si è ridotto di ben 12 punti, ossia di 28 euro circa.

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