venerdì, 29 Marzo 2024

L’Italia della cultura stritolata dai tagli, parola di Federculture

Investimenti pubblici crollati di 1,264 miliardi di euro dal 2008 al 2013 (-23,7%). Riduzione delle dotazioni finanziarie di spesa per la tutela e valorizzazione dei Beni culturali che nel 2015 sarà scesa di 21,5 milioni di euro. E 360 milioni di risorse tagliate in cinque anni anche tra quelle in arrivo dai privati (-42,8%). 

Ma poi anche situazioni come il Colosseo assediato dagli abusivi o il Parco archeologico di Hymera, in Sicilia, con una squadra di 36 dipendenti e poco più di 700 euro di incasso in sei mesi. E’ l’Italia della cultura e della bellezza stritolata tra tagli ai finanziamenti e malagestione, raccontata dal X Rapporto annuale di Federculture, ‘Una nuova politica per la cultura’, presentato in Senato.

”Non è solo una questione finanziaria – commenta il presidente di Federculture, Roberto Grossi – C’è anche un problema di programmazione e gestione”, come dimostra ad esempio il Circuito archeologico di Orvieto: appena 220 visitatori e 1.100 euro di introiti in un anno.

Ma accanto a un’Italia che annaspa, c’è anche un’Italia che funziona. Ad esempio, la rete delle gestioni autonome: tra i più virtuosi, i Musei Civici di Venezia e il museo egizio di Torino, che riescono ad autofinanziarsi al 97% e all’81%. E poi la Triennale di Milano (79%) e l’Azienda Speciale Expo (53%). I numeri per loro sono positivi anche in termini di visitatori, con punte come il +240% in un anno del MAO di Torino, il +58% per la Triennale, +33,9% del Correr di Venezia, il +34,7% dei Musei Capitolini e +11,5% del Madre di Napoli, che nulla hanno da invidiare a ”big” totalmente pubblici come Brera (+54%) e il Colosseo (+16%).

Il tutto mentre il turismo culturale in Italia è salito fino al 45% delle domanda (nel 2006 era il 35%).  ”Non basta però aprire nuovi musei o nuovi teatri – incalza Grossi – Serve anche investire sulla produzione contemporanea”. E poi servono agevolazioni fiscali, formazione, digitalizzazione (solo il 9% dei musei ha biglietteria online), crowfunding anche per la cultura e Art Bonus allargato ai privati. Che il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, non esclude.

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