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A Pompei braccialetto elettronico per turisti: al via la fase sperimentale
notizia pubblicata 04 Maggio 2016 alle ore 12:00 nella categoria Beni culturali

Sono 35 i turisti che hanno provato il ‘braccialetto d’uscita’ dagli Scavi di Pompei. I turisti possono chiedere il ‘braccialetto d’uscita e rientro’ negli Scavi solo alle biglietterie della Porta Anfiteatro, dove è stato installato un lettore che consente di rientrare nella Pompei archeologia fino a 3 volte. 

In tal modo, il visitatore ha la possibilità di intervallare la visita agli Scavi con passeggiate all’esterno del sito, per effettuare dello shopping o anche per una pausa gastronomica o una visita alla Basilica della Vergine del Rosario. Effettuati i tre ingressi, il braccialetto si smagnetizza e non sarà fruibile il giorno seguente.   
L’auspicio è che il nuovo ‘braccialetto’ degli Scavi movimenti l’economia turistica della città di Pompei che da sempre soffre per un modello di turismo mordi e fuggi dal quale non riesce ad emanciparsi.

“Il nostro vero problema è la gestione dei flussi turistici – spiega Gianluca Machetti, presidente Confesercenti di Pompei – Il gran numero dei visitatori degli Scavi sono gruppi di crocieristi che vengono scaricati in migliaia a Porta Marina e da lì ripartono dopo 2 ore di visita al sito archeologico. Non hanno il tempo per un ristorante né per lo shopping e non attraversano la città della quale vedono solo l’uscita dell’autostrada. A rientrare con il braccialetto sarà al massimo la famigliola che già di suo ha organizzato un tipo di giornata simile, cioè visita agli Scavi e poi ristorantino locale”.   

L’auspicio degli operatori commerciali di Pompei è che il braccialetto turistico assicuri un rientro agli Scavi nell’arco di 2 giorni. “In questo modo – commenta Machetti – il TO organizzerebbe pacchetti turistici che includono la permanenza dei gruppi turistici sul territorio. Ma, nel frattempo, qualcosa potrebbe fare l’amministrazione locale, imponendo un ticket-bus dai costi dimezzati per chi prevede la sosta ai ristoranti locali. O, anche, imponendo il parcheggio dei bus che riprendono i turisti in un luogo diverso da quello in cui si fa l’ingresso agli Scavi, per obbligare i TO a guidare i gruppi nel centro cittadino”.