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Con Apatam Viaggi per conoscere da vicino le tribù dell’Etiopia
notizia pubblicata 20 Settembre 2017 alle ore 10:10 nella categoria Tour operator

Se il nord dell’Etiopia è famoso per i suoi monumenti storici e culturali, la regione di sud-ovest verso i confini con il sud del Sudan e il nord del Kenya vanta le sue maggiori peculiarità nell’ambiente e nelle popolazioni che lo abitano. Qui si concentrano alcuni dei gruppi etnici più affascinanti dell’intero continente. Si tratta di un numero elevato di piccole popolazioni animiste, come Surma, Mursi, Hamer, Karo, Konso, Dorze e tanti altri, che parlano 45 dialetti diversi, i quali hanno mantenuto intatte tradizioni e stili di vita grazie al loro isolamento e alla feroce ostilità verso gli estranei e gli stessi vicini.

Per compiere l’esplorazione della valle dell’Omo occorre organizzare una vera spedizione etnografica, tutta compiuta in fuoristrada e basandosi su strutture ricettive non sempre all’altezza.
Il percorso parte da Addis Abeba, terza città per grandezza d’Africa e terza capitale al mondo per altitudine a 2.400 m, dove meritano una visita quantomeno il Mercato e il museo che ospita lo scheletro di Lucy, l’ominide etiope vecchio di 3,2 milioni di anni.
Puntando verso sud si arriva ai grandi laghi della Rift Valley ed ai villaggi dei Dorze, abili tessitori di stoffe policrome dai colori vivaci, con escursione in barca sul lago Chamo per ammirare i coccodrilli più lunghi del continente. Dopo Arbaminch e Jinka si entra nella bassa valle dell’Omo, tra montagne, savane e paludi che si alternano a praterie e foreste. Qui vivono alcuni gruppi etnici tra i più selvaggi e interessanti d’Africa, come i Konso, i pastori Tsemai, i cacciatori Banna e i pastori Ari. Il parco nazionale Mago è povero di fauna ma ospita i pastori Mursi e Surma, tra le più singolari popolazioni della valle, feroci guerrieri che vivono ancora di caccia.
Tra le savane saline del Chew Bahir si incontrano gli Hammer, famosi per l’abbigliamento di pelle, i gioielli e le singolari acconciature. Al mercato di Turmi si possono incontrare i Karo, maestri nel decorare i corpi nudi con pigmenti naturali, mentre le donne con le scarificazioni realizzano dei veri disegni sui propri corpi. Omorate, il villaggio etiope più a sud prima del Kenya, risulta abitato dai Galeb, pastori-guerrieri pieni di scarificazioni. Sulla via del ritorno, dopo i villaggi Konso, bravi produttori di gioielli, attendono ancora due meraviglie: il cratere del vulcano spento di El Sod, con una lago nero pece sul fondo di 200 m e poi i ‘pozzi cantanti’ dei pastori Borana, profonde cavità da cui attingere manualmente l’acqua per le loro mandrie. Chiudono il percorso i laghi della Rift Valley Shala, Abiata e Langano, assai ricchi di pesce e di uccelli acquatici.

Apatam Viaggi (www.apatam.it) propone un itinerario di 15 giorni alla scoperta della natura e delle popolazioni tribali della valle dell’Omo. Uniche partenze di gruppo con voli di linea Ethiopian Airlines da Roma (e da altre città italiane) il 18 novembre e 23 dicembre 2017 e 10 febbraio 2018, pernottamenti con pensione completa in hotel, lodge e resort a 2, 3 e 4 stelle, quote da 3.150 euro in doppia tutto compreso.