mercoledì, 24 Aprile 2024

Rivive l’anfiteatro di Pompei: vanno in scena Carmen e Bohème

Pompei come l’Arena di Verona. È il sogno di un territorio, iniziato a giugno con il dissequestro del Teatro Grande e la messa in scena dell’Orestiade a cura dell’Inda di Siracusa. Ora, il 18 e 20 settembre, va in scena ‘La Bohème’ di Puccini eseguita dal’Orchestra del Bellini di Catania e la ‘Carmen’ del Balletto del Sud. Due serate, organizzate dall’Associazione Onlus Sviluppo Sinfonico Siciliano in collaborazione con la Fondazione del maestro Alberto Veronesi e presentate come anteprima alla 1^ edizione del Festival Pompei, che la prossima estate ha in cartellone 7 date tra opera e balletto.
Si tratta di un primo passo di quel progetto di valorizzazione che coinvolgerà il sito e tutta l’area circostante. “Dire che tutela e valorizzazione sono in contrasto è una sciocchezza – dice Dario Franceschini, ministro dei beni culturali presentando le serate – Pensiamo di fare molto di più, portando lì ad esempio anche l’arte contemporanea”. 
A valutare proposte e possibilità sarà un’apposita commissione, spiega il soprintendente Massimo Osanna. “Ci auguriamo di aprire il Teatro Grande – dice Osanna – con una stagione continua da giugno a settembre. Queste prime 2 serate, intanto, sono l’esempio di un perfetto connubio tra pubblico e privato”.
“Si sono detti interessati a venire – dice Veronesi – personaggi come Andrea Bocelli, Placido Domingo, Jonas Da giugno a settembre, sempre sullo stesso palcoscenico, l’idea è di spaziare dal Bolshoi di Mosca alla Tosca di Puccini, con un programma aperto da “L’ultimo giorno di Pompei” di Giovanni Pacini (1 giugno) e chiuso dal ‘Requiem’ di Verdi il 28 agosto, in ricordo dell’eruzione che ricoprì per sempre Pompei.

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