venerdì, 26 Aprile 2024

Sgarbi: Urbino rinuncia a ruolo di Capitale italiana Cultura’

Urbino rinuncerà a concorrere per il ruolo di ‘Capitale italiana della Cultura’. A deciderlo Vittorio Sgarbi, assessore alla Rivoluzione. “Dopo la vittoria di Matera come capitale europea della Cultura, il ministro – osserva Sgarbi –  ha pensato a una riparazione chiedendo, nella grottesca logica dei concorsi e delle competizioni, di partecipare a un concorso a dimensione nazionale. La posta in palio, 1 milione di euro, è certamente allettante per Comuni che hanno sempre più forti limitazioni di fondi. Ma – spiega – i formulari per presentare i progetti favoriscono una vacua e autocelebrativa rappresentazione della grande storia di ogni città e la proposta di ambiziosi e inevitabilmente modesti progetti di iniziative. Con quali criteri si sceglierà la città vincitrice? E in base agli umori di quale commissione? E con quale affidabilità sulla bontà delle proposte? È evidente che Urbino per il suo passato è incomparabile, come qualunque altra città d’arte italiana. Quanto al futuro – aggiunge – come si può giudicare una cosa che è solo annunciata con tutti i buoni propositi?”.  

Per Sgarbi “Capitale della Cultura dev’essere una città che s’impone per quello che è stata, e a cui si affida di essere degna della sua storia: Mantova, Ferrara, Lecce, Urbino, Verona, ognuna in diverso modo. Il ministro – conclude – dovrebbe evitare penose competizioni mettendo le città d’Italia una contro l’altra.

Semplicemente dovrebbe, ogni anno per i prossimi dieci, scegliere una delle capitali culturali d’Italia e metterla alla prova. Soltanto a dimostrazione avvenuta si potrà scegliere quella che ha dato il meglio. Per questo Urbino si sottrae alla ‘mattanza’ e preferisce fare con i propri mezzi che sperare di averne in una insensata corsa al massacro. La cultura non è in competizione, ma in capacità e merito dimostrati”.

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