sabato, 20 Aprile 2024

Fipe: aumentano gli italiani che vanno in vacanza, ma gli anni del boom sono lontani

Tra luglio e settembre andranno in vacanza 21 milioni di italiani (il 33,8% della popolazione). Sono i dati dell’Ufficio Studi della Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi che registrano un numero in crescita rispetto al 32,3% del 2016. Di contro, però, il fatto che il 66,2% degli italiani non farà vacanze estive dimostrando la sofferenza del comparto turistico nazionale. Tuttavia nel complesso i viaggi estivi per vacanza, con destinazione l’Italia e l’estero, saranno circa 28 milioni, con un incremento del 4,9% rispetto al 2016.

Negli ultimi 3 anni, invece, si è registrata una crescita del 22%, con un valore assoluto di 5 milioni di viaggi. “I dati sulle presenze per questa estate sono incoraggianti. La percentuale di italiani che si concederà una vacanza da qui a settembre crescerà dell’1,5% rispetto al 2016, a testimonianza del fatto che il comparto sta lentamente riprendendosi – ha detto Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe. Ad ogni modo, il valore complessivo del turismo degli italiani crescerà del 7% rispetto al 2016 arrivando a 27 miliardi di euro, con la ristorazione che varrà oltre 5,6 miliardi di euro: un dato che ci fa ben sperare sulle prospettive di occupazione. Senza dimenticare il milione e più di lavoratori che verranno impiegati nel comparto e permetteranno a tutti noi di trascorrere delle serene vacanze”.
La durata media delle vacanze, invece, sarà di 8 giorni, in leggera crescita rispetto al 2016, quando era stata di 7,8 giorni. Il dato, tuttavia, è inferiore a quello registrato nel 2014 (8,6 giorni) e nel 2015 (8,5 giorni). Complessivamente tra luglio e settembre le presenze saranno 222.814, in crescita rispetto alle 207.631 registrate nel 2016 (+7,3%). Guardando alla distribuzione per mese, invece, emerge come nella più classica delle estati italiane il mese di agosto registrerà il primato con oltre 106 milioni di presenze (47,6% del totale stagione), seguito da luglio (circa 79 milioni) e settembre (38 milioni). Alloggio e ristorazione si confermano servizi fondamentali, con una quota di oltre il 50% sul totale della spesa turistica. Proprio il peso della ristorazione assume un ruolo crescente, essendo un servizio utilizzato da tutti i turisti a prescindere dall’alloggio prescelto.

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