mercoledì, 24 Aprile 2024

Il 57% dei musei italiani è attivo sui social

Musei italiani sempre più apprezzati dal pubblico per la nuova offerta di servizi digitali (5,14 su 6 la valutazione media complessiva) e sempre più attenti a creare engagement e mantenere un rapporto duraturo con il pubblico attraverso comunicazione e servizi di CRM. Le risorse a disposizione, però, spesso sono utilizzate più per le tipiche attività di portierato e vigilanza (25% del totale).

Un’analisi dei dati derivanti dall’ultimo Censimento ISTAT sui musei rivela come, tra i quasi cinquemila presenti in Italia, appena il 30% dei musei offra almeno un servizio digitale in loco (comprendendo tra questi app, QR code, wifi, ma anche le più tradizionali audioguide) e almeno uno online (sito web, account social, biglietteria online), ma la percentuale si riduce all’11% se consideriamo i musei che ne offrono almeno due.

“Quello delle istituzioni culturali – sottolinea Eleonora Lorenzini, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali – è un settore che si conferma in costante movimento, ma che senza dubbio sconta ancora un ritardo nella trasformazione digitale. Una situazione piuttosto comune anche al resto del Paese, non solo in ambito pubblico, ma anche nelle organizzazioni private. Proprio per sostenere l’azione di cambiamento e innovazione, l’Osservatorio ha avviato un percorso di co-progettazione, insieme a oltre 50 tra istituzioni culturali e aziende del settore, che ha avuto come esito la produzione e l’utilizzo di una roadmap, volta a fornire strumenti in grado di sostenerne il processo di pianificazione e gestione dell’innovazione e l’adozione consapevole e ragionata degli strumenti digitali”.

Secondo i dati della seconda edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, si nota una leggera crescita del numero di istituzioni culturali con un sito web proprietario (43% rispetto al 42% dello scorso anno) e passi avanti si registrano anche sul fronte dei servizi che mettono a disposizione: la biglietteria online è presente nel 23% di questi (+3 punti percentuali rispetto allo scorso anno), il 67% ha in homepage icone per l’accesso facilitato alle pagine social dell’istituzione (+4 punti) e il 55% consente l’accesso alla collezione virtuale (+3 punti).

A crescere con tasso più sostenuto è invece la presenza sui canali non proprietari: il 75% dei musei è presente su Tripadvisor (+20% rispetto a fine 2016) ed è in aumento il numero di account ufficiali dei musei su tutti i maggiori canali social, in particolare su Instagram (la copertura è passata dal 15% all’attuale 23%). Corrispondentemente è anche cresciuto il numero di musei che hanno scelto di utilizzare sia Facebook sia Twitter sia Instagram (dal 13% al 18%) con la percentuale di musei senza un account social che scende dal 46% al 43%.

www.osservatori.net

 

News Correlate