giovedì, 25 Aprile 2024

Aereo Egyptair precipitato a maggio, recuperata scatola nera con voci piloti

E’ “danneggiata, ma contiene le registrazioni vocali della cabina di pilotaggio”. A quasi un mese dalla sciagura aerea del volo Egyptair, precipitato il 19 maggio nelle acque del Mediterraneo con 66 persone a bordo, è stata recuperata una delle due scatole nere dell’Airbus A320.

A ritrovare il dispositivo elettronico è stata la John Lethbridge, la stessa nave che ha localizzato i rottami e ottenuto le prime immagini della carlinga. L’area di ricerca dove si è schiantato l’aereo, che proveniva da Parigi ed era diretto al Cairo, si trova a 290 km a nord dell’Egitto in una zona tra le più profonde: 3.000 metri sotto il livello del mare.   

Il registratore vocale dovrebbe contenere la registrazione degli ultimi 30 minuti nella cabina dei piloti e secondo gli esperti ci vorranno almeno 48 ore per recuperarne i dati, danneggiamenti a parte. Solo tre giorni fa la Commissione di inchiesta aveva affermato che i due oggetti avrebbero cessato di emettere i segnali di localizzazione entro il 24 giugno. La seconda scatola nera con i dati tecnici del volo non è ancora stata trovata.   

Al momento tutte le piste restano aperte: dall’esplosione, dopo il ritrovamento il 24 maggio di alcuni resti umani dilaniati, al terrorismo – anche se continua a mancare una rivendicazione -, fino al guasto tecnico o all’incidente. Ancora da comprendere l’allarme fumo e il possibile incendio in uno dei bagni, ma anche nella stiva meccanica, sotto la cabina di pilotaggio, dove si trovano i computer e i circuiti.        

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