venerdì, 19 Aprile 2024

Il turismo italiano tra mercato reale e immaginario

Ieri a Palermo la presentazione del XV Rapporto sul Turismo di Mercury

E’ stato presentato ieri a Palermo, presso il Castello Utveggio, sede del Cerisdi il XV Rapporto sul turismo italiano realizzato da Mercury Srl. La giornata, organizzata dallo stesso Cerisdi e dall’Associazione Artù, ha favorito il confronto sulla realtà nazionale e quella siciliana sia per gli aspetti istituzionali e di programmazione sia per quelli più specificatamente legati al prodotto e al loro posizionamento sul mercato. Gl’interventi tecnici sono stati introdotti da Emilio Becheri, amministratore unico Mercury Srl, secondo cui “esiste un gap fra istituzioni e mercato. Gli operatori lavorano ogni giorno sul mercato reale mentre le istituzioni in un mercato immaginario, fatto di fiere, convegni e grandi istituzioni. Magari le istituzioni sono più brave a reperire fondi ma restano ancora troppo lontane dalla situazione reale data dal mercato”. L’Italia, per Eugenio Magnani, direttore generale dell’Enit, resta un “love mark”, una destinazione in grado di scatenare emozioni positive. “Usa ed Europa restano i mercati di punta del Belpaese – ha affermato Magnani – anche se nel 2006 abbiamo assistito a una fortissima crescita della Russia (+35%). Tuttavia per il futuro dovremo tenere in grande considerazione Canada, e Cina e India tra i paesi emergenti”. Nel pomeriggio durante il “Focus Sicilia” occhi puntati sulla situazione del settore nell’Isola. “La Sicilia – sostiene Becheri – si candida a essere la prima regione italiana nel turismo. In questo momento è fra l’ottava e la nona posizione, ma secondo le nostre ricerche, ha un fattore di crescita pari a 8 o 9 volte le presenze attuali, tanto da poter diventare la prima regione italiana”. Per Dore Misuraca, assessore regionale al Turismo, “se il turismo deve diventare parte integrante del progetto di sviluppo della regione è necessario un intervento chiaro sulle risorse”. Intervenendo sulla recenti vicende della legge sul turismo, l’assessore ha sottolineato lo stato di confusione seguito alla mancata approvazione della legge di riforma. Sul tema del turismo congressuale, Misuraca ha invece rimarcato che “come è ovvio, per farlo occorrono i centri congressuali. L’unica cosa che può fare la Regione è mettere a disposizione le risorse per la loro realizzazione, e questo rilancio è stato inserito nella programmazione 2007-2013”. “Oggi assistiamo alla volontà dell’assessorato di fare una riforma nella riforma sul turismo – ha sottolineato nel suo intervento Giuseppe Cassarà, presidente di Fiavet – Eppure siamo stati i primi a parlare dell’istituzione di un’Agenzia regionale per lo sviluppo del turismo e ancora oggi, mentre noi continuiamo a parlarne, gli altri l’hanno già realizzata. L’ha fatto l’Enit, che ora si chiama Agenzia nazionale del turismo, il Lazio, la Campania e la Lombardia. L’Agenzia doveva essere il braccio operativo della strategia dettata dal Governo. In ogni caso – ha concluso il presidente Fiavet – al di là delle risorse e dei distretti turistici, servono organismi che sappiano formare un’offerta coordinata dal governo e controllata a livello decentrato”.

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