domenica, 28 Aprile 2024

Il mercato digitale del turismo vale 9,5 miliardi solo in Italia

Il mercato digitale del turismo arriva a toccare quest’anno un valore complessivo di 9,5 miliardi, un quinto delle transazioni nazionali. Continua la crescita degli acquisti da smartphone (oltre +70%) e tablet (quasi +20%) che spingono sempre più anche gli acquisti durante il viaggio. È quanto emerge dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano presentato a Ttg Incontri.

Nel 2015, infatti, si stima che gli acquisti per turismo e viaggi in Italia supereranno i 51 miliardi di euro. Se segmentiamo la “spesa digitale” (cioè il transato generato online per l’acquisto tramite e-commerce di un prodotto in ambito turismo) nei tre prodotti oggetto di indagine, ovvero strutture ricettive, trasporti e pacchetti viaggio, si evidenziano sempre crescite positive ma con minori differenze. In particolare, il transato digitale delle strutture ricettive vale circa 1,5 miliardi di euro nel 2015, in crescita del 12% rispetto al 2014, e pesa il 16% del mercato online complessivo. I trasporti valgono poco più di 6,8 miliardi di euro nel 2015, in crescita del 9%, e pesano il 72% del mercato. I pacchetti viaggio quasi 1,2 miliardi di euro, in crescita del 13%, e pesano poco più del 12% del mercato.

Se ci soffermiamo in particolare sul transato digitale delle strutture ricettive, poco più del 70% della spesa è destinata agli hotel e il restante 30% alle strutture extralberghiere. Mentre per quanto riguarda il settore dei trasporti, la spesa è suddivisa principalmente tra biglietti aereo (79%) e treno (17%), residuale il resto.

Guardando ai canali digitali da cui provengono gli acquisti emerge che il transato derivante dai canali diretti online (i siti delle singole strutture, dei servizi di trasporti e dei tour operator) registrano nel 2015 una crescita del 10%; i canali indiretti, le OTA (Online Travel Agency) e gli aggregatori crescono invece del 14%.  .

Le quasi 800 adv italiane che hanno partecipato all’indagine mostrano segnali positivi a livello di fatturato e utilizzo degli strumenti digitali. Quasi due terzi del campione stima una crescita del fatturato per il 2015. Inoltre, l’86% utilizza strumenti digitali per la promozione; il 68% effettua la ricerca dei viaggi attraverso software o internet; il 73% utilizza canali digitali per l’assistenza durante il viaggio e il 70% nel post-viaggio. L’89% gestisce tramite supporti elettronici vari dati sulla clientela, anche se vi è ancora ampio margine di miglioramento per un efficace utilizzo delle informazioni raccolte

Dall’indagine delle strutture ricettive, che invece ha coinvolto circa 2000 realtà, si può notare che l’utilizzo degli strumenti digitali è ormai diffuso sia nella gestione delle relazioni esterne (si va dall’89% di utilizzo dei social network al 16% di invio di email pubblicitarie a pagamento) sia nei processi interni (dall’82% dei sistemi di pagamento elettronici al 14% dei sistemi di CRM).

La quasi totalità (99%) ha ora un sito web e aumenta il numero di coloro che hanno un profilo su un social network (89%). Rimane stabile rispetto al 2014 il livello di diffusione degli strumenti digitali per la gestione dei dati dei clienti (80%), le azioni di promozione (65%) e le prenotazioni dirette via web (29%). 

Infine, il “Turista Digitale” italiano (ossia che ha fatto almeno un’attività online durante una delle fasi del viaggio) è attivo da tempo nelle fasi prima della partenza e ora ricerca molti servizi digitali anche durante il viaggio (dal biglietto per le attrazioni alle recensioni, dalla camera dell’albergo all’assicurazione di viaggio).

Il Turista Digitale italiano è particolarmente attivo su Internet in tutte le macro-fasi del viaggio: nei momenti pre-viaggio, l’88% ricerca informazioni e l’82% prenota o acquista qualcosa (alloggio, mezzo di trasporto o attività da fare a destinazione); durante il viaggio il 44% acquista su Internet qualche attività e l’86% utilizza applicazioni in destinazione a supporto dell’esperienza; il 61% fa attività digitali nel post-viaggio.

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