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Dietro le quinte di Anfiteatro Sicilia va in scena la best practice

Toti Piscopo

Più di 50 spettacoli sono presenti nel cartellone di Anfiteatro Sicilia programmati per questa stagione e che saranno rappresentati sino al 17 settembre nei Teatri Antichi di Tindari, Morgantina, Taormina, Catania e Piazza Armerina.

 

Apparentemente nulla di nuovo, in considerazione che sempre sono state fatte delle rappresentazioni in alcuni di questi teatri, ma nuovo è sostanzialmente l’approccio culturale e di sistema, già sperimentato lo scorso anno, e che trova in quest’ultime settimane piena applicazione. Un modello di best practice applicato nei mesi scorsi che merita di essere raccontato anche perché da ascrivere a quei soggetti pubblici che lo hanno voluto e a quegli uomini che lo hanno reso possibile.

 

L’intuizione è dell’assessore al Turismo Anthony Barbagallo che già lo scorso anno aveva anticipato tale volontà, successivamente maturata con i suoi più stretti collaboratori e condivisa con l’assessore ai Beni Culturali e il suo team. Il primo passo è stato quello di mettere in sicurezza tali Teatri, nel rispetto dell’impianto archeologico, adeguandoli alle normative vigenti, idonee ad ottenere una agibilità definitiva e non più occasionale come per il passato. E’ il caso del Teatro Antico di Morgantina, che dispone oggi di circa 800 posti, e del Teatro Antico, recuperato nel cuore di Catania con i suoi 1.250 posti che impreziosisce l’offerta turistica culturale del capoluogo etneo.

 

La logica della precarietà cede il passo a quella della razionalità grazie anche alla Fondazione Taormina Arte, il cui commissario ad acta è Pietro Di Miceli, attualmente capo di gabinetto dell’Assessore Barbagallo. Già da tempo Di Miceli lavorava a riconvertire il Comitato Taormina Arte in Fondazione. La nascita viene sancita con delibera di trasformazione e l’apposito atto pubblico viene stipulato il 13 febbraio 2017: di fatto concludendo un trentennio di attività tanto gloriosa quanto precaria. Dopo aver cambiato pelle ed all’alba del consolidamento istituzionale, ampiamente condiviso, la neonata Fondazione Taormina Arte mette a disposizione il proprio know how, coordina l’aspetto progettuale e, attraverso le proprie maestranze, realizza i lavori e le azioni necessarie per rendere più sicuri, accoglienti e funzionali questi secolari Teatri.

 

Il tutto avviene a costo zero per la Regione, grazie ad un intervento di 500 mila euro dell’Agenzia per la Coesione Territoriale nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei che, erogando tale somma alla Fondazione, contribuisce a favorire un assetto amministrativo finalizzato a garantire i lavoratori, ottimizzare le risorse umane e, attraverso l’ammortamento dei costi, può programmare investimenti per uno sviluppo possibile, in una logica di produttività non assistenzialistica.

 

Dunque è tutto pronto per mandare in scena il fitto calendario di appuntamenti che spazia dalla prosa alla drammaturgia, dalla lirica alla sinfonica, dal jazz alle grandi Orchestre: tutte produzioni dei Teatri pubblici siciliani che programmano la loro tournee in questi veri templi della cultura senza tempo che sono i Teatri Antichi. Teatri che fanno tutto questo con la consueta passione e professionalità, arricchita da una logica d’impresa che favorisce le co-produzioni e rende non più indifferibile la necessità di trarre sostegno e beneficio economico dal solo sbigliettamento, potendo fare affidamento su un pubblico altamente fidelizzato e su un pubblico internazionale sempre più numeroso e qualificato, per le quali le nostre produzioni costituiscono anche motivo di richiamo. Un percorso di straordinaria normalità che diventa eccezionale in questa terra in cui il dire è sempre prevalente rispetto al fare ma che dimostra come la best practice sia applicabile.

 

Adesso Anfiteatro Sicilia si offre al grande pubblico dei cittadini residenti e dei cittadini ospiti fortemente motivati ad applaudire le produzioni, i cast, i grandi protagonisti dei palcoscenici, incastonati nella suggestive scenografie delle terre di Sicilia. Anche noi saremo tra loro dedicando un applauso in più al grande Autore di questo Anfiteatro Sicilia, ai suoi coautori ed al grande regista di questa best practice che ci lascia la speranza che anche il pubblico quando vuole può.