sabato, 18 Maggio 2024

Selinunte torna alla ribalta: scoperti resti di 2.700 anni fa

La Selinunte di 2.700 anni fa, o almeno quello che è stato scoperto finora, verrà svelata oggi e domani alla presenza di studiosi, esperti e giornalisti provenienti da tutto il mondo per due giorni nel segno del passato e di una nuova promozione turistica dell’area archeologica.

Nel sito archeologico sono stati trovati ambienti naturali, e non solo, risalenti a 2700 anni fa. “Con una termocamera ad alta sensibilità termica, caricata sul drone, i geologi dell’Università di Camerino hanno rilevato sul terreno alcune anomalie termiche riconducibili ad importanti strutture sepolte di circa 2700 anni fa che dal Tempio M scendono verso il porto”, ha annunciato Fabio Pallotta, geoarcheologo consulente dell’Università di Camerino del Parco Archeologico di Selinunte.

“Inoltre, – ha aggiunto Enrico Caruso, direttore del Parco Archeologico di Selinunte – abbiamo trovato le tubature costruite dai greci ed attraverso le quali l’acqua arrivava nelle case, nuovi ambienti domestici destinati al culto come ad esempio altari cilindrici e la più antica raffigurazione di tutto il mondo greco di Hekate, personaggio di origine pre-indoeuropea che fu ripreso nella mitologia greca. E ancora abbiamo rinvenuto vasi corinzi, oggetti ornamentali, statue ed addirittura un flauto sempre dell’epoca greca. Abbiamo ricostruito le case risalenti all’epoca classica ed ellenistica, dopo la distruzione del 409 a.C. Oggi mostreremo alla stampa la ricostruzione della facciata del Tempio Y. Infatti abbiamo trovato alcuni elementi architettonici che appartenevano alla facciata e siamo riusciti parzialmente a ricostruirla. Si tratta del Tempio dorico, circondato da colonne, più antico tra quelli selinuntini”.

Con quasi 50mila abitanti e 10 templi, Selinunte era una delle città più importanti della Sicilia di età greca. Attualmente il Parco Archeologico di Selinunte è tra i più grandi in Europa: comprende al suo interno un’intera città e due zone suburbane destinate ad accogliere, ad Occidente piccoli santuari e ad Oriente i grandi santuari.

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