venerdì, 19 Aprile 2024

La Sicilia presente all’Itb di Berlino nello spazio Enit Italia

(di Dario Ferrante) Giunta alla 52ª edizione, si è aperta ieri la ITB di Berlino, riferimento e termometro del turismo mondiale. Oltre 10.000 esibitori provenienti da 180 paesi e oltre 110.000 visitatori riuniti per un fitto calendario di eventi e per conoscere le tendenze degli anni a venire riuniti sino a domenica 11 marzo.

Oltre ai consueti temi della sostenibilità e della digitalizzazione (protagonisti delle ultime edizioni) si é parlato dei nuovi modi di viaggiare, di intelligenza artificiale e del grave problema di “overtourism” che ha colpito le più note destinazioni turistiche. Un problema, quello del sovraffollamento turistico e dell’eccesso di visitatori oltre la massima capacità di una destinazione (che in Sicilia sogniamo) preso seriamente dagli addetti ai lavori in quanto portatore di implicazioni di ordine ecologico, sociale e psicologico.

I numeri dicono infatti che il 25% delle destinazioni turistiche mondiali subisce oggi questo fenomeno (da Amsterdam a Barcellona e Berlino, passando da Firenze, Venezia, Pechino e Shangai) che è frutto probabilmente di politiche ormai vetuste che continuano a considerare il successo di una destinazione legato al numero di arrivi piuttosto che alla tipologia dei turisti e al loro impatto economico.

E noi? La Sicilia, presente in questa edizione con uno piccolo spazio all’interno del padiglione Enit, si inserisce tra le destinazioni mediterranee che hanno comunque trainato la crescita europea. Conoscendo i numeri, si fa fatica a percentualizzare l’incidenza della nostra regione sui 670 milioni di turisti che hanno scelto l’Europa come meta nella stagione 2017 (la metà del totale mondiale). Ma la discreta affluenza allo stand Sicilia, dimostra comunque quali e quante potenzialità rimangono poco sfruttate.

Come sempre, in mancanza di una politica istituzionale turistica incisiva e lungimirante, dobbiamo continuare a sperare nel trend positivo della nostra regione (o nelle disgrazie altrui, come sostiene qualcuno). Ma la stagione in corso vedrà il grande ritorno della Turchia, che tutti gli operatori europei considerano la destinazione turistica principe, e di altre destinazioni del Mediterraneo che – dopo la battuta d’arresto degli ultimi anni – hanno ormai intrapreso la corsa per riprendersi il posto che spetta loro tra le destinazioni turistiche mondiali.

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