mercoledì, 24 Aprile 2024

Aspettando il Palazzo dei Congressi, ad Agrigento il turismo è cultura e religione

Aspettando la riapertura del Palazzo dei Congressi che, salvo ulteriori imprevisti, dovrebbe avvenire già nel 2018, il turismo culturale con la Valle dei Templi ma anche quello religioso, grazie ai percorsi Arte e Fede organizzati dalla Curia, trainano il turismo ad Agrigento. E soprattutto qualcosa si muove anche sul piano della consapevolezza che Agrigento dispone di importanti attrattori turistici su cui far leva per portare nuovi flussi. Lo dimostra la partecipazione degli operatori intervenuti al secondo appuntamento del ciclo di seminari “Sulle tracce del turismo ritrovato, dal congressuale al religioso”, previsto tra le azioni di Travelexpo, la Borsa del Turismo Globale, in collaborazione con l’Assessorato regionale al Turismo e il Distretto Turistico Valle dei Templi.

 

“Questa stagione positiva – ha detto Toti Piscopo, salutando gli intervenuti ed aprendo i lavori  – riaccende le speranze e ha il grande merito di aver dimostrato, a livelli diversi, che il turismo è un settore economico produttivo in grado di distribuire benefici economici diffusi sul territorio. Ma al di là di tale legittima soddisfazione e trionfalismi, questa stagione non è rappresentativo della realtà. Le nostre criticità rimangono tutte ed in maniera determinata dovremo chiedere alla nuova classe politica che verrà eletta, a qualunque schieramento politico appartenga, azioni determinate e responsabili per risolvere gli annosi problemi che ostacolano lo sviluppo del turismo in Sicilia”.

 

“I lavori di ristrutturazione del Palacongressi inizieranno dopo la pausa estiva – ha annunciato Giuseppe Parello, direttore Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi – la Finanziaria 2016 infatti ha assegnato all’Ente Parco la gestione dell’immobile attingendo alle risorse derivanti dallo sbigliettamento. In realtà, però solo da pochi giorni, siamo riusciti a farci consegnare il Palazzo dei congressi dall’assessorato regionale all’Economia. I lavori sono già stati appaltati e dunque partiranno a breve; all’incirca dureranno quattro mesi perché l’obiettivo non è il rinnovo totale della struttura ma il ripristino degli impianti. Innanzitutto saranno rese agibili due sale, Concordia e Zeus.  Per quel che riguarda la Valle dei Templi – ha aggiunto Parello – l’aumento dei visitatori è galoppante e si attesta al +24% da gennaio 2017 a oggi. Abbiamo anche appaltato i servizi aggiuntivi a una società esterna che ha rinnovato l’accoglienza con una nuova biglietteria nei pressi del Tempio di Giunone e con la presenza di 43 giovani con un’ottima conoscenza delle lingue. Inoltre, abbiamo realizzato un calendario da 50 eventi per la stagione estiva: in questi giorni sta andando in scena l’esperimento che riguarda la lirica. Infine stiamo investendo anche sulla sicurezza e abbiamo predisposto un bando per la videosorveglianza del Parco”.

 

Sul versante del turismo religioso, invece, Don Giuseppe Pontillo, direttore BBCCEE Arcidiocesi di Agrigento, ha sottolineato la crescita dei Percorsi Arte & Fede. “Nel giro di tre anni – ha spiegato – siamo passati da poche centinaia di visitatori alle 25 mila del 2016 e ai numeri di quest’anno che fanno registrare un +50% di visitatori paganti rispetto allo scorso anno nei primi sei mesi del 2017. Forti di questo successo adesso stiamo lavorando per allargare il campo d’azione dei Percorsi Arte & Fede alla provincia e abbiamo lanciato anche un percorso dedicato alla legalità che parte dall’incontro ad Agrigento di Giovanni Paolo II con i genitori di Rosario Livatino, il giudice ragazzino ucciso dalla mafia nel 1990”.

 

 Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turistici di Firenze, ha fatto un’analisi dei due settori più rappresentativi dell’offerta turistica italiana, cultura e mare, rispettivamente con le città d’arte e le località balneari. “Dai dati – ha osservato Tortelli – risulta che mentre le città d’arte crescono come quota di mercato il comparto balneare è in calo. Complessivamente negli ultimi sei anni l’andamento non è stato lineare: dopo il calo del 2012 e 2013 e lo stallo del 2014, nel 2015 e 2016 è iniziato il recupero. Per le città d’arte, però, la crescita è stata costante, con un aumento di arrivi, soprattutto da parte degli stranieri che ha portato anche a una crescita della spesa a 129 euro al giorno. Infine sono cresciuti anche i visitatori dei musei e dei siti archeologici dal 2010 a oggi (+22%). Dunque, possiamo dire che negli ultimi tre anni il turismo si è ritrovato nonostante il nostro Paese non abbia fatto registrare i numeri della Spagna, la cui crescita turistica è stata ben più significativa”.

 

A tal proposito, Maurizio Giannone, docente di Geografia economica dell’Università di Palermo e consigliere A.R.TU’, ha ricordato come oramai da decenni la Sicilia abbia una forte connotazione ma non riesca a decollare. E così, mentre viene considerata una meta particolarmente desiderata i numeri degli arrivi non corrispondono. “A questo punto – ha spiegato Giannone – serve un patto tra gli attori del sistema. Copiamo pure dai casi di successo e sfruttiamo le nuove opportunità che ci vengono offerte: a livello nazionale con il Piano strategico del turismo e a livello regionale con il Piano triennale che è allo studio e che sarà redatto in forma partecipativa”.

 

Nella riapertura del Palazzo dei congressi ripone grandi speranze Paolo Pullara, presidente di Assohotel Area Sicilia Centro Meridionale: “Speriamo in una rapida riapertura per ridare vita al settore congressuale che nella nostra città aveva iniziato a dare i primi segnali positivi. Basti pensare che nel 2007 Agrigento e il Palacongressi ospitarono il Congresso nazionale dell’Ordine degli Ingegneri con più di mille delegati partecipanti. In quell’occasione Agrigento registrò circa 10 mila presenze e la città fece una gran bella figura”.

 

Carmelo Cantone, presidente ABBA (associazione B&B Agrigento), ha ribadito il contributo che la ricettività extralberghiera offre al territorio in termini economici e di posti di lavoro. “Inoltre – ha aggiunto – abbiamo adottato una nuova formula gestionale che si muove nell’ottica dell’associazionismo per cui ciascun B&B non dispone di 5 camere ma ne può mettere a disposizione anche 100 come se tutti insieme fossimo una sorta di grande albergo diffuso. Altra peculiarità è che forniamo informazioni e mappe della città oltre che notizie circa gli eventi programmati nella Valle dei Templi”.

 

Prima uscita pubblica per Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet Sicilia, che ha ricordato come per la prima volta la presidenza della federazione degli agenti di viaggio sia andata ad Agrigento. Ciminnisi infatti è titolare della Platani Travel, agenzia di San Giovanni Gemini.

 

A Gaetano Pendolino, amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, è invece toccato il compito di tirare le somme: “Da qualche anno c’è una crescente consapevolezza sia da parte del pubblico, in primis con l’amministrazione del Parco della Valle dei Templi, che da parte dei privati, che fare sinergia può servire a ottenere risultati anche se ognuno deve rinunciare a qualcosa. Ma siamo ottimisti: le idee cominciano a circolare e l’obiettivo di fare percorsi unitari si fa sempre più concreto”.

 

 

 

 

 

News Correlate