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Anche Cosenza aderisce alla Notte dei Musei
notizia pubblicata 16 Maggio 2014 alle ore 10:15 nella categoria Beni culturali

C’è anche il Comune di Cosenza per la ‘Notte dei Musei’, promossa dal Mibact per sabato 17 maggio, con l’apertura straordinaria del Museo dei Brettii e degli Enotri e della Casa delle Culture.
Il Museo dei Brettii e degli Enotri sarà aperto dalle 20 a mezzanotte; la Casa delle Culture dalle 19.30 a mezzanotte. L’apertura straordinaria sarà l’occasione per ammirare godere delle collezioni e delle esposizioni presenti nelle due strutture comunali al di fuori dei consueti orari di visita. Durante la Notte dei Musei, sarà possibile visitare collezioni permanenti costituite dalla sezione archeologica, con i reperti provenienti prevalentemente dalla necropoli protostorica di Torre del Mordillo, nel territorio di Spezzano Albanese, dove nel 1888 furono scavate 230 tombe i cui reperti costituiscono il nucleo principale della collezione presente nella struttura. Inoltre, i visitatori potranno apprezzare gli oggetti delle età ellenistica e romana provenienti dalla necropoli brettia di località Moio e dai siti archeologici del centro storico di Cosenza: palazzo Sersale, vico S. Tommaso, Piazza Toscano e l’ex Seminario arcivescovile (attuale Biblioteca nazionale).
La Notte dei Musei sarà anche l’occasione per visitare la stele di marmo romana con iscrizione greca, tra le ultime acquisizioni del Museo, riportata a Cosenza da Reggio Calabria nel. Sarà visitabile anche la sezione risorgimentale che ospita documenti e cimeli attestanti l’impegno dei cosentini nella causa di unificazione del Regno, tra cui il primo tricolore di Cosenza, di proprietà del Comune di Cosenza, e la copia degli atti di morte dei fratelli Bandiera, che hanno legato il loro nome e la loro vita alla storia del risorgimento cosentino. Alla Casa delle Culture i visitatori potranno, invece, ammirare la mostra permanente ’Cosenza post-unitaria’, a cura di Roberto Bilotti, itinerario storico-cronologico, dalla metà dell’800 ai primi decenni del ‘900, che documenta le trasformazioni della città e quelle socio-economiche e culturali.