edizione Sicilia
Ryanair e Alitalia non bastano più all’aeroporto di Trapani
notizia pubblicata 09 Luglio 2014 alle ore 10:00 nella categoria L'opinione

Ryanair e Alitalia non bastano più all’aeroporto di Trapani

Continua il dibattito pubblico sul futuro dell’aeroporto di Trapani da parte di istituzioni ed operatori. Anche se il trend di pensiero ormai consolidato sembrerebbe essere quello del rispetto da parte dei Comuni del trapanese degli accordi di co-marketing con relativo versamento di quanto dovuto. Chi caldeggia questa corrente di pensiero lascia intendere che, una volta rispettati gli accordi con Ryanair, il trend negativo scomparirà. Ma ragionando con i numeri alla mano, bisogna introdurre nel dibattito pubblico l’eventualità che questo non avverrà.

Infatti, tralasciamo per un attimo il fatto che molti comuni non hanno ancora approvato il proprio bilancio e senza l’approvazione non sarebbe possibile versare quei soldi.

Ma anche se i comuni versassero oggi stesso quanto dovuto a Ryanair, cosa otterremmo?

Otterremmo il rispetto dei patti, ovvero 1 milione e 500 mila passeggeri l’anno.

Peccato però che basta andare a vedere le statistiche di Assoaeroporti per verificare che nel 2013 sono transitati dall’aeroporto di Trapani 1 milione ed 800 mila passeggeri.

Attenzione, questo punto è fondamentale!!!

Se l’accordo di co-marketing venisse rispettato noi avremmo comunque un trend negativo con un 16% in meno di movimentazione passeggeri.

Numeri alla mano, il nocciolo della questione non è l’accordo con Ryanair, che fornisce una base di partenza ottima su cui lavorare, ma che è già di suo penalizzante rispetto al passato.

Il nocciolo della questione è lo sviluppo ed il potenziamento dell’aeroporto e la presenza di nuovi flussi turistici e, soprattutto, nuovi vettori.

 

Cosa fanno gli altri aeroporti italiani? Prendiamo 3 aeroporti che, in termini di movimentazione passeggeri sono simili a Trapani (1.878.557 passeggeri) ovvero Alghero (1.563.908), Firenze (1.983.268) e Brindisi (1.992.722).

Andiamo a controllare sui rispettivi siti internet e scopriamo che i vettori che operano ad Alghero sono Ryanair, Alitalia, easy Jet, Livingston, Jet Time, Wizz Air, Atlantic Airways, Tuifly Nordic, Thomsonfly; a Firenze Klm, Vueling, Fly Be, Volotea, Brussels, Air Berlin, Lufthansa, Etihad Regional, Brithis Airways, City Jet, Hop!, Air Dolomiti, Meridiana Fly, Air France, Alitalia, Niki, Austrian, Swiss mentre a Brindisi easy Jet, Helvetic, Ryanair, Germanwings, Alitalia, Airberlin, Vueling, Volotea. E a Trapani? Ryanair e Alitalia. Stop! E’ ovvio che il nocciolo della questione sta qui.  Sta nell’attirare i vettori e quindi i passeggeri e quindi i turisti. Per fare questo servono indubbiamente capitali, ma non dimentichiamo che la regione ha stanziato 20 milioni per le infrastrutture di Trapani e Palermo. Altri 5 milioni dovrebbero essere recuperati in finanziaria per il ristoro della guerra in Libia. Poi ci sono i milioni di euro che i comuni dovrebbero versare (e verseranno) per l’accordo di co-marketing. Infine, essendo concessionario ufficiale, Airgest da quest’anno incamererà le tasse aeroportuali mettendole a bilancio.

Diciamo che i soldi non mancano e che, se da una parte è giusto che generino utili e dividendi per i soci Airgest i cui interessi sono portati avanti magistralmente dall’attuale presidente, dall’altra parte è giusto che una quota di questi soldi vengano impiegati per investimenti atti ad ottenere risultati positivi.

di Luca Sciacchitano titolare First Web