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Enac: ecco come ottenere rimborsi per voli cancellati Ryanair
notizia pubblicata 25 Settembre 2017 alle ore 11:42 nella categoria Compagnie aeree

Le somme dei biglietti per i voli cancellati da Ryanair verranno restituite per intero, senza alcuna decurtazione, per i voli di riprotezione non sono richieste integrazioni tariffarie e i rimborsi verranno corrisposti entro 7 giorni dalla richiesta. Sono alcune delle misure sulle procedure di rimborso prese da Ryanair rese note dall’Enac nell’informativa per i passeggeri pubblicata sul sito dell’Ente.

Nello specifico, nel caso in cui il passeggero chieda il rimborso del biglietto, le somme pagate vengono restituite per intero, senza alcuna decurtazione o costi per spese di gestione della pratica; nel caso di biglietti per voli di andata e ritorno per i quali solo una delle due tratte sia stata cancellata, è possibile la modifica senza costi aggiuntivi anche del la tratta non cancellata; per il volo di riprotezione (cioè per il volo sostitutivo di quello cancellato) non sono richieste integrazioni tariffarie (differenza tra il prezzo pagato al momento dell’acquisto per il biglietto del volo cancellato e il costo attuale del biglietto); la compensazione, ove dovuta, deve essere direttamente richiesta online utilizzando il modulo disponibile al link https://eu261expenseclaim.ryanair.com/?lg=IT; i rimborsi sono corrisposti entro 7 giorni dalla richiesta e nel caso di bonifico bancario i tempi per l’esecuzione da parte degli istituti bancari non possono essere inferiori a 7 giorni lavorativi. Il reclamo deve essere presentato al vettore e se non vengono fornite risposte adeguate entro sei settimane si può presentare reclamo alle sedi Enac dove si è verificato l’evento.

Intanto, l’ad Michael O’Leary, in un video, che dura poco più di 3 minuti e 40 secondi, inviato alla rete interna dell’azienda lo scorso venerdì 22 settembre, ha chiesto scusa ai dipendenti: “Abbiamo fatto un pasticcio e per questo chiedo scusa, personalmente, a ognuno di voi”. “Grazie a quelli di voi che sono tornati a lavorare rinunciando a parte del loro periodo di riposo annuale – ha poi deto, rivolgendosi ai piloti -. Abbiamo chiaramente fatto male i calcoli con il personale e soprattutto sbagliato la distribuzione delle 4 settimane di stop previste per legge”.