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Manovra: arriva tax credit anche per le strutture termali 
notizia pubblicata 20 Dicembre 2017 alle ore 11:50 nella categoria Associazioni

La Commissione bilancio della Camera ha approvato l’emendamento che include le strutture termali tra i beneficiari del tax credit, che il decreto sull’Art bonus aveva inizialmente previsto soltanto per la riqualificazione delle strutture alberghiere. La norma favorisce la realizzazione di piscine termali e l’acquisizione di attrezzature ed apparecchiature necessarie per lo svolgimento di tutte le attività termali, con un contributo massimo di 200 mila euro.

A renderlo noto è Federterme la quale chiarisce che l’approvazione dell’emendamento è stata possibile grazie ad un emendamento dei deputati Pd Edoardo Fanucci e Vanessa Camani e alla piena condivisione e al sostegno del presidente della Vª Commissione, nonché relatore del provvedimento.

“La realizzazione dell’obiettivo di miglioramento della qualità dell’offerta turistica nei territori termali – ha sottolineato Fanucci, coordinatore dell’Intergruppo parlamentare ‘Amici del termalismo’ – passa necessariamente attraverso un percorso di riqualificazione anche degli stabilimenti termali, che di questi territori rappresentano l’attrattore principale e, spesso, l’unico”.

“Con questo intervento – ha aggiunto Camani – le imprese termali potranno utilizzare un importante incentivo fiscale per riqualificare le proprie strutture alberghiere, gli stabilimenti e le attrezzature strumentali alle prestazioni termali, potendo così contare su uno strumento in più per poter competere in maniera vincente sui nuovi mercati. Si tratta di un fondamentale segnale di attenzione di Governo e Parlamento nei confronti di un settore strategico per il turismo italiano”.

Soddisfatto Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme/Confindustria: “si tratta di un risultato che premia il costante impegno di Federterme nella concreta e legittima difesa degli interessi dell’industria termale del nostro Paese e che consente di evitare che si vada incontro ad un percorso ‘a due velocità’ tra terme ed alberghi, che del bonus beneficiano già da qualche anno, con effetti evidentemente paradossali”.