edizione Trentino Alto Adige
Al Muse di Trento in mostra il ‘Genoma Umano’
notizia pubblicata 15 Febbraio 2018 alle ore 11:50 nella categoria Eventi

Dal 24 febbraio il MUSE- Museo delle Scienze di Trento ospiterà la mostra ‘Genoma Umano. Quello che ci rende unici’. L’esposizione costituisce il principale progetto espositivo per l’anno 2018 con il quale il Museo conferma il proprio ruolo di centro di mediazione di una conoscenza scientifica che mira a rendere il proprio pubblico più consapevole.

Grazie a un percorso interattivo e immersivo, attraverso video e multi-proiezioni di grande impatto scenico e la mediazione dell’arte, la mostra affronterà 3 questioni fondamentali sul patrimonio genetico umano: quanto conta il DNA, quali altri fattori intervengono nella sua definizione, come e quanto possiamo intervenire per modificarlo.
Un cambio di scala – dal macro al micro – che tuttavia non trascura la componente umana e sociale, porterà il pubblico a esplorare un mondo affascinante, che custodiamo dentro di noi e che ci rende ciò che siamo: unici. La mostra si rivolge a un pubblico di giovani e adulti offrendo spunti interessanti e possibilità di approfondimento.

Il percorso espositivo si svolge attorno a 4 temi principali: il sequenziamento completo del genoma umano; l’attuale conoscenza dei suoi elementi e caratteristiche; le mutazioni genetiche che stanno alla base delle differenze tra individui e altri cambiamenti che influenzano il nostro fenotipo; le tecniche di ricerca d’avanguardia per la salute umana.

Le tematiche proposte riguardano quindi lo stato delle conoscenze sulla genomica, le predisposizioni a talenti e malattie, le possibilità di curarsi con terapie mirate e personalizzate.

L’allestimento – opera dell’Architetto Lorenzo Greppi – è frutto di un lavoro di curatela scientifica da parte del MUSE, con la consulenza di un Comitato Scientifico nazionale composto di ricercatori ed esperti. Qui particolare spazio trovano modalità di mediazione scientifica immersive, con video e multi-proiezioni di grande impatto scenico. La ‘contaminazione’ artistica nella mostra è evidente in più spazi. In particolare, l’installazione preparata ad hoc da Claud Hesse, artista visiva specializzata sui temi del dna e del genoma, farà riflettere sul rapporto tra componente biologica, ‘stili di vita’ e benessere sottolineando come alcune esperienze vissute possano incidere sull’espressione dei geni, in forma anche ereditabile.

Il visitatore fa il suo ingresso in mostra in uno spazio ‘archivio’, dove può addentrarsi alla scoperta della storia del sequenziamento completo del Genoma Umano (2003), un progetto che ha reso disponibile la mappa dettagliata dell’intero patrimonio genetico della specie umana.

Continuando nel percorso, grazie a video e interattivi di grande effetto scenografico, il pubblico può esplorare le parti costitutive del genoma. Nella seconda sezione della mostra è possibile comprendere il modo in cui le singole parti del genoma funzionano e interagiscono tra loro.

In uno spazio allestito come in forma di una piazza, alcune silhouette umane raccontano storie di ‘persone comuni’, che testimoniano come ognuno porti in sé predisposizioni, che possono o non possono manifestarsi. Ai margini di questo spazio viene data voce alla scienza e alla medicina, per sottolineare i più recenti progressi scientifici, i protocolli medici correnti e la loro gestione. La sezione ospita anche modalità interattive per esprimere la propria idea e interesse in merito ai test genetici.