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A Erice gli Stati Generali tra realtà e fantaturismo
notizia pubblicata 16 Aprile 2019 alle ore 13:03 nella categoria L'Editoriale

(di Toti Piscopo) Nell’ultimo week end che ha preceduto la Domenica delle Palme, la Regione Siciliana ha convocato gli Stati Generali del Turismo a Erice, nello stesso weekend in cui a Palermo si svolgeva analogo convegno nella Sala Mattarella del Palazzo Reale, organizzato dal Distretto 2110 del Rotary International, dal titolo “Turismo in Sicilia, Tre volte meglio si può”.

Due appuntamenti a distanza di una settimana dallo svolgimento della 21esima edizione di Travelexpo, la Borsa globale dei Turismi, a cui com’è noto hanno partecipato oltre 2000 operatori turistici professionali che hanno incontrato 90 tra tour operator ed imprenditori del settore.

Incontri che hanno visto avvicendarsi relatori qualificati, accademici, tecnici, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle Confederazioni, impegnati prima a fare slalom tra i due concomitanti appuntamenti e poi a replicare analisi dotte, ben argomentate ma prive di elementi di novità, se non le consuete e motivate sollecitazioni già avanzate nel passato, la maggior parte delle quali ben note ai nostri lettori.

Tre le sole novità emerse. La prima riguarda la volontà diffusa e comune di richiedere un coordinamento unico che le diverse linee di pensiero definiscono, alternativamente, DMO oppure Agenzia regionale, ed ancora authority o cabina di regia.

La seconda novità è riferita al passaggio dal vecchio andante che “in Sicilia si possa vivere solo di turismo” a quello più attuale “occorre fare sistema tra pubblico e privato”, anche se nessuno ha spiegato cosa voglia dire e come si dovrebbe fare, visti i precedenti.

Della terza novità si è fatta, forse suo malgrado, portavoce Rosalia D’Alì, presidente del Distretto turistico Sicilia Occidentale e assessore al Turismo del Comune di Trapani che, in maniera impietosa e garbata ma realistica, ha analizzato la situazione economica del trapanese, in cui la crisi dell’Airgest, società che gestisce l’aeroporto di Trapani Birgi costituisce solamente la punta dell’iceberg.

Analisi condivisa, nella forma e nella sostanza, dal Presidente Musumeci che, da amministratore attento e gentiluomo della politica, ha chiarito, spiegato, motivato, e assunto l’impegno che Birgi non chiuderà volendo individuare la soluzione più giusta per non penalizzare l’offerta e l’economia trapanese e rilanciarla in una logica di mercato e non di tipo assistenziale.

Se in ciò il presidente Musumeci riuscisse in breve tempo a trovare una soluzione sarebbe già un buon risultato conseguito da questi Stati Generali del Turismo convocati in fretta e furia al Centro Ettore Majorana di Erice, dove abitualmente si confrontano, su invito del Prof. Zichichi, gli scienziati di tutto il mondo.

Sul tavolo rimangono forse le altre due questioni e sintetizzate nell’unico tema “Un nuovo modello di organizzazione per la Sicilia Turistica che vogliamo” lanciato a Travelexpo e che forse costituisce il vero grande nodo da sciogliere. Tutto il resto è consequenziale.

Per questo motivo su Travelnostop.com continueremo ad affrontare questo tema a cui tutti possono dare, se lo vogliono, il proprio contributo. È questo il nostro modo d’interpretare il più moderno andante “fare sistema tra pubblico e privato”, annunciando sin da adesso che la 22esima edizione di Travelexpo si svolgerà dal 3 al 5 aprile 2020.