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L’itinerario arabo-normanno si allarga a 22 siti, per ora solo in una guida
notizia pubblicata 02 Luglio 2019 alle ore 10:33 nella categoria Beni culturali

Si allarga il perimetro del sito seriale arabo-normanno. Quattro anni fa erano stati scelti nove monumenti come luoghi in cui era possibile riconoscere l’anima di un sincretismo culturale, ma anche religioso, che ha lasciato tracce significative di tolleranza, partecipazione e convivenza civile. Ai nove siti inseriti nell’itinerario – che comprendono tra l’altro il Palazzo Reale e la Cappella palatina, la Zisa e le cattedrali di Palermo, Cefalù e Monreale – si aggiungono ora altri tredici luoghi e monumenti che ampliano e valorizzano il circuito turistico e culturale.

In una guida curata dal direttore della Fondazione Unesco Sicilia, Aurelio Angelini, infatti sono stati inseriti il palazzo recuperato e il parco del sollazzo di Maredolce, le fortificazioni del Castello a Mare, la piccola e austera chiesa di Santa Maria Maddalena all’interno di una caserma dei carabinieri, La Cuba. E ancora la maestosa SS. Trinità alla Magione, la Cuba Soprana, nel giardino abbandonato di Villa Napoli; la Cubula; la cappella di Santa Maria dell’Incoronata alle spalle della cattedrale; San Giovanni dei Lebbrosi; le chiese medievali di Santo Spirito e Santa Cristina la Vetere. Nel circuito ampliato sono inseriti anche i Qanat, una grande opera di ingegneria idraulica sotto la città costruita a partire dall’epoca araba, e i bagni di Cefalà Diana.

“Questi siti – dice Angelini – erano stati presi in considerazione per essere inseriti nell’itinerario arabo-normanno ma non era stato possibile proporli per il riconoscimento Unesco a causa di alcune criticità nella loro fruizione. Con alcuni interventi, promossi e programmati, è stato possibile recuperarli. E ora cerchiamo di valorizzarne la vocazione culturale e turistica”.

Il progetto ha trovato il sostegno da parte del Comitato di pilotaggio del sito Unesco, presieduto da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.

“L’inserimento nel patrimonio Unesco – ha osservato Orlando – non è una targa da appendere al muro, ma un percorso di tutela, riscoperta e valorizzazione di ciascun monumento e del suo contesto che parla di integrazione e tolleranza”.

Il progetto di ampliamento dell’itinerario sarà presentato il 3 luglio a Villa Niscemi, sede di rappresentanza del Comune, insieme con #Settembre Unesco, un cartellone di eventi, visite guidate, conferenze e manifestazioni che dal 13 al 26 settembre, saranno ospitati nei tredici monumenti dell’itinerario “allargato”. Tra i tanti appuntamenti in programma, si parlerà dell’antica Favara o Maredolce il 14 e 15 settembre; si potrà assistere ad affascinanti videomapping dal 23 al 26 dello stesso mese. In chiusura la Notte Bianca dei monumenti Unesco nell’ultimo weekend di settembre.

La versione cartacea in italiano e in inglese (ma si sta lavorando anche alla versione elettronica e ad una app multilingue) della guida turistica verrà distribuita gratuitamente nei Visitors Center dell’UNESCO, nei CIT e verrà fornita a chiunque ne faccia richiesta.

È dedicata sia ai nove monumenti riconosciuti dall’UNESCO che ai tredici monumenti non ancora inscritti, ma che rispondono perfettamente ai canoni dello stile arabo-normanno di pieno secolo XII; con l’intento dichiarato di far conoscere e apprezzare un itinerario monumentale prestigioso, ma ancora poco conosciuto perché, nella maggior parte dei casi, di difficile fruizione.

Il “compleanno” sarà un’occasione per tracciare un bilancio di questo quarto anno di gestione del sito UNESCO: “consolidata” la nomina, intervenuti a tutela dei monumenti, è il momento di portare avanti un’azione di coinvolgimento della comunità locale e dei visitatori. E dunque comunicazione, informazione e valorizzazione, non solo di Palermo ma anche della sua provincia.  E in questo ambito, sono partiti anche interventi rivolti ai soggetti diversamente abili: realizzate e installate mappe Braille nelle Cattedrali di Palermo, Cefalù e Monreale (e si stanno realizzando quelle della Zisa e di San Giovanni degli Eremiti); sistemati dei monitor all’interno delle tre Cattedrali, di Palazzo Reale, di Palazzo della Zisa, di San Giovanni degli Eremiti e nei Visitor Center di Palermo e Cefalù, dove viene proiettato un video in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e in IS (International Sign Language).