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Pax pugliesi bloccati a Siviglia in attesa di volo Ryanair. Codici avvia richieste di rimborsi
notizia pubblicata 02 Agosto 2019 alle ore 12:30 nella categoria Associazioni

Dopo una levataccia notturna per imbarcarsi sul volo Siviglia – Bari delle 7.10 di oggi, centinaia di turisti pugliesi sono bloccati da diverse ore nella zona imbarchi dell’aeroporto internazionale di Siviglia, in attesa della partenza del volo Ryanair FR1650.

Saliti in orario a bordo del velivolo, dopo una lunga attesa sono stati fatti scendere per un presunto guasto tecnico e, in assenza di riprotezione su altri voli, gli esausti passeggeri dovranno attendere diverse ore prima di poter rientrare in Puglia.

Tra loro, anche una coppia salentina che si era recata a Siviglia per sottoporsi a trattamento di procreazione assistita e che, a causa dello stress e della stanchezza accumulati, rischia di veder vanificato il sogno di diventare genitori.

Sono già arrivate le prime richieste di assistenza allo sportello vacanze di Codici (338.4804415) che, in ragione dell’accaduto, ha iniziato a raccogliere le adesioni per l’avvio di un’azione collettiva popolare nei confronti del vettore irlandese, chiedendo 400 euro a passeggero per indennizzo contrattuale e gli ulteriori importi per spese sostenute e disagi sopportati, ex art. 12 Reg. CE 261/2004, che potranno essere quantificati solo alla conclusione di questa odissea.

Secondo l’avv. Stefano Gallotta, responsabile di Codici Puglia e del settore vacanze di Codici, “la Corte di Giustizia Europea ha da tempo stabilito che i passeggeri di voli giunti in ritardo sono assimilabili ai passeggeri dei voli cancellati, per quanto riguarda il diritto alla compensazione pecuniaria, se detti voli raggiungono la destinazione finale oltre tre ore dopo l’orario di arrivo originariamente previsto, per importi che variano tra 250 e 600 euro in base alla lunghezza della tratta. Inoltre, anche alle vittime dei ritardi aerei spetta il rimborso per le spese eventualmente sostenute a causa del ritardo e il risarcimento per i disagi sopportati, come riconosciuto da diverse sentenze recenti. Quanto all’evento odierno – prosegue Gallotta – dalle prime segnalazioni stanno emergendo violazioni dei doveri di assistenza e informazione dei passeggeri, già costretti a svegliarsi in piena notte per imbarcarsi sul volo delle 07.10, in ragione delle quali le pretese risarcitorie potrebbero essere più consistenti”.