edizione Sicilia
La Cina sempre più vicina, sempreché lo vogliamo
notizia pubblicata 07 Agosto 2019 alle ore 10:33 nella categoria Editoriale

(di Toti Piscopo ) Dopo tante dichiarazioni che non sono riuscite a concretizzarsi, l’incontro di ieri, nella sede dell’Assessorato Regionale al Turismo, sembra aver buttato le basi più concrete per avviare, finalmente, le intese reali con il mercato turistico cinese che, già in passato, aveva manifestato interesse e volontà a puntare sulla Sicilia.

Forse diretta conseguenza della visita a Palermo del presidente cinese Xi Jinping dello scorso 23 marzo scorso, che ha dato seguito all’impegno avviato dal sottosegretario Michele Geraci per conto del Governo Nazionale, come ha ribadito ieri il vice presidente della Regione Gaetano Armao. Impegno facilitato da Uccio Missineo, che si è concretizzato con una dichiarazione d’intenti sottoscritta dai presidenti della Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella e di Sicindustria, Giuseppe Albanese e da Bo Sun, Chief Marketing Officer di Ctrip.

Una dichiarazione d’intenti che oggi deve trovare concretezza in una volontà vera da parte degli operatori pubblici e privati dell’offerta turistica siciliana. Una grande opportunità che non va dispersa, anzi sapientemente orientata. Diciamoci la verità, in Sicilia dobbiamo crearci le precondizioni per accogliere i consistenti flussi turistici che possono provenire dal mercato cinese e che un interlocutore come Ctrip può assicurare.

La palla ora passa a noi e occorre dare seguito in maniera responsabile a questo accordo puntando ancora una volta sulla formazione, pensando all’alfabetizzazione degli addetti ai servizi turistici, dal tassista alla commessa, dal cameriere alla guida turistica.

Già in passato su Travelnostop abbiamo affrontato questo tema, sviscerato anche nelle scorse edizioni di Travelexpo. Ma l’argomento e le sue implicazioni sono rimaste inascoltate, al massimo argomento di qualche salotto o in qualche convegno.

Già in passato sia Gesap che Sicindustria avevano creato contatti favorevoli con la Cina. “In cantiere c’è un volo per Chengdu, che è fra i 30 aeroporti top del mondo, a 3 ore di volo da Shanghai e sul quale stanno per costruire sei piste – aveva ricordato tra l’altro su Travelnostop Natale Chieppa, direttore commerciale e marketing di Gesap spa – e Palermo è l’unico aeroporto del Sud Italia in grado di accogliere voli intercontinentali a pieno carico. Stiamo trattando  – aveva detto ancora – con una delle compagnie che operano sullo scalo, la Sichuan Airlines, per avviare entro la stagione invernale 2018 un volo diretto”. Da allora nulla, tutto disperso nei meandri regionali di permessi, autorizzazioni, finanziamenti o semplici riscontri.

Il rischio peggiore è quello di approcciare questo mercato con la consueta mentalità occidentale e non con quella più esigente del mercato orientale. Cosa potrebbe pensare l’ospite cinese che visita i nostri territori, individualmente o in gruppo, munito della sua mascherina tra monumenti e cumuli di rifiuti maleodoranti?

Pianificare ed implementare la diffusione dei pagamenti on line è una di quelle precondizioni che, insieme al miglioramento dei servizi di accoglienza, costituisce elemento essenziale.  

Convivere con l’olezzo dei rifiuti in decomposizione non è gradito al cittadino ospite di qualunque nazionalità nè tantomeno al cittadino residente così come abbiamo ricordato qualche settimana fa anche su Travelnostop.com.

Sicuramente l’accordo con Ctrip può contribuire a generare nuove opportunità di lavoro e a migliorare gli standard dei lavoratori, alternativamente ai pannicelli caldi sinora adottati sotto qualunque forma e nome ed in ciò non c’è più tempo da perdere se non vogliamo ancorare continuare a generare lacrime di coccodrillo.