edizione Sicilia
Acirealehotels, solidarietà da Piazza Armerina e Agrigento
notizia pubblicata 28 Luglio 2010 alle ore 12:15 nella categoria Cronaca

E' allarme turismo a Piazza Armerina e Agrigento e così anche gli albergatori di Piazza Armerina e il Consorzio Turistico Valle dei Templi e Confindustria Alberghi della Provincia di Agrigento hanno deciso di aderire alla protesta indetta dal consorzio Acirealehotels che domani sera scenderà in piazza per sollecitare le istituzioni ad adottare azioni mirate ad affrontare i problemi che attanagliano il turismo siciliano. "A Piazza Armerina – dice Silvio Pranio, proprietario del Park Hotel Paradiso – la situazione è ancora più pesante che altrove, a causa dei lavori di ristrutturazione della Villa Romana del Casale, lavori interminabili e discutibili, che non permettono la visita alla Villa Romana del Casale, l'unico sito archeologico della città, spesso e volentieri con scuse che non hanno senso. La chiusura ha messo in ginocchio tutti gli albergatori. Oltre ai tagli e riduzione sul personale effettuate, oggi alcuni albergatori pensano già a chiudere gli alberghi. I costi sono diventati insostenibili, l'emorragia aperta sulla perdita delle presenze che non si riesce a frenare. Ormai la chiusura non è più uno spauracchio, ma sta diventando una realtà prossima ad avverarsi". 

Gaetano Pendolino, presidente del Consorzio Valle dei Templi, e Nicola Albano, presidente di Confindustria Alberghi Agrigento, nel sostenere con forza la protesta della filiera turistica acese, chiedono all'assessore regionale al turismo Nino Strano la convocazione degli Stati Generali del turismo siciliano per affrontare il delicato problema che ha già prodotto perdite per migliaia di posti di lavoro. "I vertiginosi dati che portano ad una costante ed inesorabile riduzione delle presenze turistiche nella nostra regione non sono prerogativa di poche ed isolate realtà. La stessa Valle dei Templi, patrimonio culturale di inestimabile valore conosciuto in tutto il mondo, ogni anno registra sempre meno ingressi e di questi solo un terzo circa soggiorna negli alberghi dell'area".