martedì, 23 Aprile 2024

Da Capri parte crociata a favore della tassa di sbarco

E’ il primo comune ad approvare una delibera in tal senso

La tassa di sbarco a Capri potrebbe essere applicata entro l'estate. Il Consiglio comunale dell'isola ha approvato in tal senso una delibera, diventando di fatto capofila del fronte delle isole minori che hanno bisogno di fare cassa per sostenere le spese di gestione del territorio e dei servizi turistici. Ma se Capri trova consensi nelle isole Eolie, nelle Egadi e nella vicina Procida, ad Ischia l'idea del balzello da far pagare a chi sbarca sull'isola, non sembra fare tanti proseliti. L'Ancim, l'associazione delle isole minori, punta sulla visibilità di Capri per arrivare prima all'obiettivo: sono trentasei i comuni interessati e 200mila abitanti. In Senato il disegno di legge potrebbe arrivare all'approvazione entro la primavera. Punto centrale del Ddl è la tassa di sbarco che dovrà essere pagata, attraverso le compagnie di navigazione, da ogni turista che arriva sull'isola. Il ricavato, assicurano a Capri, sarà finalizzato a migliorare i servizi proprio a vantaggio dei visitatori.

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