martedì, 19 Marzo 2024

Roma, dal 2019 stop ai bus turistici nel centro storico. Contrari opposizioe e operatori

Il centro storico di Roma sarà off limits per i bus turistici, tranne alcune eccezioni. Stop alle file di torpedoni nell’area del Colosseo, dove saranno eliminati gli stalli di sosta su via di San Gregorio. Addio agli abbonamenti annuali sostituiti con carnet da 50, 100, 200 e 300 ingressi giornalieri che potranno costare fino 26 mila euro, in base alla classe emissiva del veicolo.

Sono i contenuti del nuovo regolamento per i bus turistici approvato dall’assemblea capitolina con i sì del M5s. Un documento che sarà applicato da gennaio 2019 grazie ad un emendamento dei pentastellati votato insieme al testo.

Dal prossimo anno la Ztl del centro storico sarà interdetta ai bus turistici, ad eccezione di scolaresche, hotel con un numero di stanze pari o superiore a 40, secondo un limite fissato a 30 mezzi giornalieri. Per l’accesso all’area interna alla Ztl Vam (zona intermedia assimilabile più o meno all’anello ferroviario) arrivano i carnet. E fuori dal centro aumentano gli stalli di sosta per questo tipo di mezzi. Nel vecchio regolamento era prevista una sosta per la durata media di 2 ore, nel nuovo la sosta è di 3 ore.
Soddisfatta la maggioranza a 5 Stelle e l’assessore alla Mobilità Linda Meleo, secondo cui “il compito dell’ amministrazione è contemperare le richieste delle categorie con gli interessi dei cittadini. Non vogliamo danneggiare una categoria ma riorganizzare il servizio”.
Ma non mancano le critiche dell’opposizione. “Ci state raccontando che il problema di Roma è uccidere una categoria – dice il consigliere di FdI Maurizio Politi – Così azzeriamo un’intera categoria. Il centro storico va tutelato ma non in questo modo”. “Questo provvedimento è una grande occasione persa”, le parole della consigliera di ‘Roma torna Roma’ Svetlana Celli. Contrario anche il Pd con il suo capogruppo Giulio Pelonzi che afferma: “l’amministrazione non riesce ad avviare interlocuzioni con le categorie che portino risultati in termini pratici”.
Contrari anche gli operatori: “ci opporremo in tutte le sedi, dai ricorsi al Tar a azioni di risarcimento danni, contro questo regolamento che uccide il settore del trasporto turistico a Roma. E lo fa in modo immotivato. I bus turistici costituiscono il 2% del traffico e dunque del conseguente dell’impatto ambientale nella Ztl centro, si mantiene il 98%. Quindi è solo propaganda”, preannuncia Tullio Tulli, dg Anav, associazione nazionale autotrasporto viaggiatori.

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