giovedì, 28 Marzo 2024

Valtellina protagonista della 2^ tappa di #inLombardia365

#InLombardia365 è il progetto di Explora, la Destination Management Organization di Regione Lombardia che con il marchio inLombardia ha il compito di promuovere il territorio lombardo in Italia e all’estero. Dopo Bergamo, prima tappa dell’iniziativa annuale, tocca alla Valtellina.

“I social, e più in generale la rete, non solo hanno reso globale la competizione per intercettare il flusso crescente di viaggiatori, ma sono stati al contempo causa ed effetto dell’affermazione di un pubblico di utenti sempre più frammentato ed esigente. Noi vogliamo cogliere questa sfida e con il progetto #inLombardia365 – ha sottolineato Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia – segniamo un’altra tappa importante nel cammino iniziato con il nuovo brand inLombardia, che ci vede impegnati con Explora a compiere un salto di qualità nella nostra presenza digitale come destinazione turistica e nella promozione della grande offerta esperienziale che esprimono i territori coinvolti nell’iniziativa e in particolare tutta l’area Turistica della Valtellina”.

Il tour, che si svolge dal 18 al 20 marzo, parte dalla Valchiavenna toccando alcune tra le sue vestigia storiche più significative, tra cui Palazzo Vertemate Franchi a Prosto di Piuro. Prosegue con la visita di Chiavenna con il suo borgo antico ben conservato che vanta chiese, palazzi e musei a cui si alternano, per una pausa di ristoro, i tipici crotti.

L’itinerario si snoda poi in Valtellina con la visita al Centro del Bitto, il Consorzio che si occupa della salvaguardia di questo formaggio storico e delle attività legate alla sua produzione. Prevista una ciaspolata in Val Viola, vicino a Livigno, in compagnia di una guida alpina e un’uscita in sleddog per portare gli ospiti ad apprezzare la variegata offerta turistica del territorio fruibile in tutte le stagioni. Il viaggio si conclude con una degustazione presso una delle cantine più rinomate della zona, la casa vinicola Nino Negri.

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