venerdì, 26 Aprile 2024

Il terremoto apre faglia nel Colle dell’Infinito di Giacomo Leopardi

Le scosse di terremoto che si sono susseguite negli ultimi giorni hanno aperto una frattura profonda nel cuore dell’Italia. Ad essere colpito anche il Colle dell’Infinito di Recanati, l”Ermo colle” dell’Idillio più conosciuto di Giacomo Leopardi. 

A lanciare l’allarme il sindaco Francesco Fiordomo, dopo che una scossa di magnitudo 6.5 ha aperto uno squarcio nella collina mettendo in evidenza “come lo scivolamento a valle del colle, provocato da una grave debolezza idrogeologica, abbia già provocato danni forse irreversibili”.    
Palazzo Leopardi “ha retto bene ma è chiuso alle visite per precauzione”, spiega Vanni Leopardi, che con la famiglia vive ancora nel palazzo settecentesco dei conti Leopardi di San Leopardo, “forse Giacomo ci ha tenuto la mano sulla testa”.

Non così invece per il Colle, che il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha definito “patrimonio della cultura e della letteratura nazionale”.

Nei giorni scorsi Fiordomo aveva ottenuto dai ministri Galletti e Franceschini la disponibilità a intervenire con un piano più strutturale. Il terremoto è però un colpo durissimo, arrivato “proprio mentre avevamo instaurato rapporti con Visso, dove è conservato l’autografo dell’Infinito, per celebrare il bicentenario dell’idillio nel 2019 con un evento che potesse rilanciare la cultura e il turismo” del territorio.

A Visso, nel Palazzo dei Governatori, è conservato uno dei due manoscritti dell’Infinito, ora destinato a Bologna per un evento già concordato da tempo con il Comune emiliano. Ma anche Visso è terremotata, come tutti i Sibillini e le Marche dovranno individuare un’altra stabile collocazione per l’autografo.  

Danneggiata  “anche la villa San Leopardo, come le nostre case coloniche” dice Vanni. Sono alcuni dei posti in cui Mario Martone ha girato Il Giovane Favoloso, con Elio Germano-Giacomo in lotta con “la natura matrigna”. 

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