giovedì, 28 Marzo 2024

Bonomi, Tosi e l’idea del polo aeroportuale Milano-Verona

Ma Legambiente teme ‘concentrazione’ e chiede agenzia indipendente per regolare settore

Ridisegnare l'assetto del trasporto aereo lombardo-veneto. Con questo obiettivo si sono incontrati Giuseppe Bonomi, presidente di Sea-Aeroporti di Milano e Flavio Tosi, sindaco di Verona, a capo di una delegazione di rappresentanti della politica e del mondo imprenditoriale veronese.
Allo studio c'é un'alleanza a 360 gradi, che potrebbe essere allargata in un secondo tempo all'aeroporto di Orio al Serio, gestito da Sacbo, di cui Sea controlla attualmente il 31%. Oltre ad un'alleanza industriale, fatta di sinergie operative, il dialogo tra Milano e Verona potrebbe riguardare anche la struttura societaria e quindi il governo delle due  società aeroportuali o di un nuovo soggetto risultante dalla fusione tra di esse. In questo caso, però, occorrerà attendere l'esito del voto alle prossime amministrative, essendo Bonomi un manager gradito alla Lega di Umberto Bossi, di cui è espressione il sindaco Tosi.
Ma con una alleanza tra Sea-Aeroporti di Milano e Verona-Brescia-Garda Aeroporti – spiega Dario Balotta di Legambiente – "c'é il rischio di festeggiare oltre all'Unità d'Italia anche il rinato Lombardo-Veneto sotto forma aeroportuale". Secondo Balotta, la "concentrazione" che si verrebbe a creare potrebbe "spostare l'autoreferenzialità degli scali dai campanili ai governatorati regionali, facendo emergere il sovradimensionamento del sistema aeroportuale con gli scali minori e la progettata terza pista di Malpensa". Per questo, Balotta chiede allo stato centrale di "regolare con un'agenzia indipendente il settore aeroportuale e più in generale quello dei trasporti, per evitare che a causa di uno strapotere monopolistico alla fine ci rimettano gli utenti, il territorio e l'ambiente".  

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