venerdì, 19 Aprile 2024

Bolkestein, Regioni e balneari: Governo faccia subito legge

“Come Regioni e come categorie, chiediamo all’attuale Governo, visto anche l’atteggiamento particolarmente energico che dichiara di avere verso l’Europa, di fare quello che non hanno fatto gli altri Governi: fare immediatamente una legge a proposito del problema della direttiva Bolkestein “. Lo ha detto il coordinatore della commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Giovanni Lolli, vicepresidente e assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, a margine di un incontro che si è svolto a Pescara con i vertici del Sindacato Italiano Balneari (Sib) aderente alla Fipe-Confcommercio.

“Bisogna fare immediatamente una legge, semplicissima ed essenziale – osserva il coordinatore – e con il provvedimento in mano si va a negoziare con la Commissione europea così come ha fatto la Spagna. Lo chiederemo come Regioni, al ministro del Turismo, in attesa della delega, al ministro per i rapporti con le Regioni e a quello per i rapporti con l’Europa”.

Lolli definisce la questione come “un problema enorme che ci trasciniamo da tempo: l’applicazione della direttiva Bolkestein metterebbe il settore principale del turismo italiano in una situazione di totale ingovernabilità. Sono anni che tutti i Governi che si sono succeduti, di tutti i colori politici – aggiunge – questo problema lo hanno rimandato”.

Secondo il coordinatore la legge deve essere finalizzata a far sì che le concessioni rilasciate negli anni “abbiano validità per un tempo congruo che permetta agli operatori attualmente in possesso di questi stabilimenti di poter operare, investire e di non trovarsi da un giorno all’altro, all’improvviso, in una situazione di mercato aperto che li metterebbe in condizioni difficilissime”.

“Con le Regioni abbiamo da tempo una sintonia di posizioni in quanto le Regioni vivono direttamente la questione del demanio e del turismo, a differenza dello Stato che finora si è dimostrato lontano e insensibile. Le Regioni hanno tentato di sopperire all’inerzia dello Stato con proprie leggi, ma i Governi le hanno impugnate e la Corte Costituzionale ha riconosciuto la competenza dello Stato. Le Regioni e noi balneari chiediamo che lo stato sia consequenziale e che emani una norma a tutela della categoria”, ha aggiunto il presidente nazionale del Sindacato Italiano Balneari (Sib), che aderisce a Fipe Confcommercio, Antonio Capacchione.

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