venerdì, 19 Aprile 2024

Bankitalia: boom ad agosto, saldo positivo a +648 mln

Spese stranieri in crescita del 10,8% mentre quelle degli italiani all’estero sono calate del 2,2%

La bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di agosto di quest'anno un saldo netto positivo di 648 milioni di euro, a fronte di uno di 199 milioni di euro nello stesso mese dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 3.849 milioni di euro, sono aumentate del 10,8% mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 3.201 milioni di euro, sono diminuite del 2,2%. Nel periodo gennaio-agosto 2011 si è registrato un avanzo di 7.097 milioni di euro, a fronte di uno di 6.083 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 21.853 milioni di euro, sono aumentate del 6,5% mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 14.756 milioni di euro, sono aumentate del 2,2%.
Nel trimestre estivo giugno-agosto 2011 la spesa dei viaggiatori stranieri è aumentata dell'8,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (la spesa nel comparto dei viaggi per vacanze è cresciuta del 13,3%). I viaggiatori stranieri che hanno alloggiato in alberghi e villaggi turistici hanno speso il 14,5% in più rispetto allo stesso trimestre del 2010; è cresciuta del 9,2% anche la spesa di coloro i quali sono stati ospiti di parenti e amici ed è rimasta quasi invariata (+0,8 per cento) la spesa dei turisti che hanno soggiornato in casa in affitto. Si è ridotta invece dell'1,4% la spesa per i non pernottanti.
Nello stesso periodo, i viaggiatori italiani all'estero hanno speso l'1,3% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (con un calo dello 0,7 per cento per il comparto dei viaggi per vacanza). La spesa dei turisti che hanno soggiornato in case in affitto è aumentata del 16,7% e quella di coloro che hanno scelto alberghi e villaggi turistici del 6,7%. La spesa degli italiani che sono stati ospiti di parenti e amici e quella dei non pernottanti si è invece ridotta, rispettivamente, del 15,6% e del 5,4%.

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