venerdì, 29 Marzo 2024

Costa Smeralda, l’enogastronomia è il valore aggiunto

Gli appassionati del mare stanno scoprendo l’interno dell’isola

Il mare coi suoi colori cangianti, dall’azzurro intenso al verde smeraldo, è ancora al top delle preferenze per chi va in vacanza in Costa Smeralda, ma negli ultimi tempi sono sempre di più i turisti che abbandonano per qualche giorno le coste per addentrarsi nell’ interno alla scoperta di una Sardegna in parte ”diversa”, ma sempre di qualità. C’è chi sceglie i percorsi ormai tradizionali del Supramonte (con in testa alla preferenze la zona della Valle di Lanaittu e
la vicina grotta di Tiscali, da cui Renato Soru ha tratto il nome per la sua internet-company), e chi, non volendo allontanarsi molto delle spiagge (un tuffo al mattino e poi escursione nel pomeriggio), sceglie mete più vicine. Una di
queste conduce proprio ad Arzachena, il comune sotto la cui amministrazione ricade la Costa Smeralda. Qui si può visitare il nuraghe Albucciu, un’ ampia costruzione che presenta diversi elementi dell’ architettura nuragica. Ma è soprattutto sul lato opposto del paese che si dirigono in tanti per una visita alla Tomba dei Giganti di Coddu Vecciu o Capichera. Un nome questo che è stato dato alla storica cantina sociale di Arzachena (ha cento anni di vita), gestita dalla famiglia Ragnedda (Fabrizio responsabile della produzione, Mario della commercializzazione e Giovannella dell’amministrazione). E oggi il Capichera – primo vino bianco sardo a essere stato vinificato in barrique (botticelle da 225 litri di quercia francese) – è sono solo uno dei vermentini più rinomati ma è
anche noto per il marchio: l’immagine della Tomba dei Giganti.

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