giovedì, 28 Marzo 2024

Turismo in tempo di crisi, lo studio di Tci, Skyscanner e Global Blue

Il turismo incoming dai Paesi Extra UE è cresciuto negli ultimi dieci anni del 37%

Oggi Touring Club Italiano, Skyscanner e Global Blue hanno presentato i dati sull’andamento dell’incoming dai Paesi extraeuropei. Skyscanner ha stilato delle classifiche relative alla tendenza nella ricerca dei voli. Rispetto al trend generale verso l’Italia, sono le destinazioni asiatiche a dimostrare un crescente interesse. I paesi extraeuropei con il maggior numero di ricerche con destinazione Italia sono Russia, Stati Uniti, Australia, Thailandia e Indonesia, tutti diretti soprattutto verso gli aeroporti di Roma, Milano e Venezia. Riguardo alle ricerche dall’Italia, il trend evidenzia una preferenze per Regno Unito (11%), Spagna (10%) e Stati Uniti (6%). In fondo alla top ten rientrano anche Thailandia e Russia, entrambe con il 2% delle ricerche. Tra le destinazioni emergenti nel 2012 alle prime posizioni ci sono Singapore (+102), Sri Lanka (+99%) e Russia (+71%).  
Secondo i dati del Tci l’8,9% delle presenze turistiche registrate in Italia riguardano visitatori provenienti da Paesi extraeuropei. Dal 2000 al 2010 questa fetta di mercato è cresciuta del 37%. Gli Usa sono il principale mercato di riferimento con quasi 11 milioni di presenze e un incremento del 15,7%, seguiti dalla Russia (+257% dal 2000) e Giappone (- 21,8% dal 2000). La Cina, nonostante l’incremento di presenze del 147% dal 2000 al 2010, occupa la 6^ posizione con 1,6 milioni, preceduta da Australia e Canada. L’incidenza dei mercati extraeuropei sul territorio italiano varia considerevolmente: il Lazio è la regione in cui le presenze straniere extraeuropee pesano di più (43,1%), segue il Molise (31,1%), e la Toscana (28,3%). La Lombardia è al 6° posto preceduta da Campania e Umbria. Trento e Bolzano sono, invece, territori in cui è molto bassa l’incidenza di extraeuropei, rispettivamente il 5,8% e l’1,9% del totale delle presenze straniere.
Per Global Blue il mercato italiano del tax free shopping si è sviluppato negli ultimi anni fino a raggiungere, a fine 2011, un valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro, con tassi annui di crescita superiori al 30% dal 2010 a oggi. L’incremento è stato confermato anche nei primi quattro mesi del 2012, che hanno visto una crescita nel 32% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso. Ad attirare i turisti stranieri sono soprattutto l’abbigliamento e gli accessori, che valgono il 73% del totale degli acquisti tax free, ma anche la gioielleria e gli accessori, che oggi assorbono il 14% della spesa. Top spender nel nostro Paese sono i russi e i cinesi, che rappresentano rispettivamente il 31% e il 16% dello shopping tax free complessivo. Nonostante la presenza tuttora significativa dei turisti statunitensi, attualmente la spesa tax free targata Usa rappresenta solo il 4% del totale. Mete preferite dai globe shopper sono Milano e Roma, dove si concentra il 39% e il 20% della spesa tax free tracciata da Global Blue. Molto gradite anche la Versilia, con i russi che rappresentano il 47% del totale e, e la Costiera Amalfitana, che vede invece una maggiore spesa da parte di giapponesi e statunitensi. Napoli e provincia hanno visto lo shopping tax free crescere del 58%, mentre l’Emilia Romagna ha registrato un aumento del 45%.
“L’incoming dai Paesi extraeuropei – afferma Franco Iseppi, presidente Tci – è fondamentale per far affermare sempre più l’Italia come destinazione turistica. Il made in Italy, inteso anche come stile di vita, cultura, paesaggio ed enogastronomia esercita grande fascino nei turisti stranieri, ma oggi credo che sia necessario uno sforzo aggiuntivo per valorizzare al meglio le ricchezze che abbiamo anche migliorando i servizi a disposizione del turista e, più in generale, la nostra capacità di accoglienza”.
“L’interesse per le destinazioni asiatiche è in costante e forte crescita nelle ricerche dall’Italia – commenta Caterina Toniolo, country manager di Skyscanner Italia – e allo stesso tempo il nostro paese è molto ricercato anche da paesi extraeuropei come Russia, Brasile, Stati Uniti e Cina”.
“Il mix delle nazionalità che scelgono il nostro Paese per i viaggi è fortemente cambiato negli ultimi anni, così come la scelta delle destinazioni preferite e le motivazioni che attirano gli stranieri – ha commentato Antonella Bertossi, marketing Sales Manager di Global Blue Italia – Oltre a essere un’indubbia opportunità per esercenti e brand, la propensione allo shopping dei turisti extracomunitari è uno degli aspetti da valorizzare per rendere il nostro Paese ancora più competitivo nei circuiti internazionali”.

 

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