venerdì, 19 Aprile 2024

Tassa soggiorno, no di Confindustria Alberghi

Al massimo sia limitata a periodi di 3 giorni e gettito sia destinato a finanziare settore

Riunita a Gubbio per le Assise, Confindustria Alberghi ribadisce il suo parere fortemente negativo all'introduzione di una tassa di soggiorno. "Una nuova imposta – si legge in una nota dell'associazione – che finirebbe per ricadere in lunga parte sulle imprese che, per mantenere la propria competitività, sarebbero costrette ad assorbirne i costi". Qualora mai questa ipotesi dovesse aver seguito, Confindustria Alberghi considera imprescindibile che il gettito della nuova imposta sia destinato a finanziare iniziative unicamente in materia di turismo e che le risorse non entrino nel bilancio comunale ma costituiscano un capitolo a se stante. "L'utilizzo di questi fondi – si legge ancora – deve essere deciso dai Comuni in piena trasparenza e sintonia con le categorie economiche che dovranno esercitare funzioni di indirizzo e di controllo". Infine Confindustria Alberghi chiede di limitare la tassazione ad un massimo di 3 giorni, considerando i turisti che si fermano per un soggiorno più lungo sono da premiare e non da colpire.
Preoccupazione è stata espressa anche dai sindaci dei 36 comuni che aderiscono all'Ancim, l'associazione nazionale comuni isole minori. "La tassa di soggiorno non ci convince affatto: i comuni isolani vivono di turismo e questa tassa finisce per scoraggiarli: già il trasporto marittimo è assai costoso".

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