giovedì, 25 Aprile 2024

La rinascita di Borgo Bonsignore è iniziata, a ottobre il bando di gara. Ma è polemica

“Borgo Bonsignore rappresenta un aspetto interessante e poco conosciuto del patrimonio siciliano del Ventennio, tant’è che la Soprintendenza di Agrigento, con l’obiettivo di salvaguardarne l’aspetto urbanistico e architettonico, nonché quello artistico, ha intrapreso studi e ricerche d’archivio sin dal 2017, avviando la procedura di ‘dichiarazione dell’interesse culturale'”. Così il Soprintendente ai Beni Culturali e Paesaggistici di Agrigento, Michele Benfari, interviene sulla decisione del Governo regionale di stanziare circa 14 milioni di euro alla riqualificazione e valorizzazione di tre borghi rurali siciliani, tra i quali Borgo Bonsignore.

Il Governatore Nello Musumeci, d’intesa col direttore del Dipartimento ai Beni Culturali, Sergio Alessandro, hanno programmato un intervento di recupero e restauro funzionale del Borgo con un finanziamento di 2,5 milioni euro, atto al recupero dell’intera struttura urbana, attraverso interventi di riqualificazione. Il finanziamento prevede anche la realizzazione di uno spazio culturale da destinare a raccontare, anche attraverso gli antichi filmati dell’istituto Luce e fotografie d’epoca, le testimonianze di quel preciso periodo storico. “Sarà cura della Soprintendenza di Agrigento – conclude Benfari – definire nel dettaglio il progetto esecutivo da inviare all’Esa e al Comune di Ribera per le approvazioni di rito, al fine di arrivare entro la metà del mese di ottobre al bando di gara e alla sua aggiudicazione”.

Ma sullo stanziamento dei fondi per i tre borghi rurali costruiti negli anni Quaranta su incarico del governo fascista, il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo che ha presentato un’interrogazione all’Ars. “Chiediamo al presidente Nello Musumeci, nella sua ‘doppia veste’ di assessore ad interim ai Beni culturali e di presidente della Regione, di rispondere in aula per spiegare quali criteri, che non siano quelli di matrice ideologica e di fede politica, hanno spinto a selezionare questi tre borghi fra tutti quelli già censiti in condizioni di degrado”. Il Pd chiede inoltre di provvedere in tempi rapidi alla nomina dell’assessore per i Beni culturali e ambientali.

Secca la replica dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone: “Difficile comprendere come mai Lupo punti il dito su tale iniziativa in maniera tanto stucchevole, commettendo un doppio errore. Da un lato, critica degli investimenti che danno tutela al territorio e recuperano il valore storico-paesaggistico di un’architettura, quella del Ventennio, che, al netto delle contrapposizioni ideologiche, rientra comunque fra le più importanti della storia d’Italia.Per altro verso, se proprio Lupo avesse voluto dare un taglio ideologico alla questione, avrebbe dovuto essere tempestivo nell’applaudire il Governo Musumeci quando, dopo anni d’attesa, ha finalmente sbloccato l’esproprio dell’edificio dove fu ucciso Peppino Impastato”.

 

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