venerdì, 29 Marzo 2024

Trapani in ginocchio, ma il territorio non si arrende e prova a reagire

E’ stato particolarmente impietoso e forte l’intervento di Rosalia d’Alì, presidente del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale e assessore al turismo del Comune di Trapani, agli Stati generali del turismo, organizzati dalla Regione Siciliana venerdì e sabato scorso a Erice.

Un intervento, fuori programma, con il quale Rosalia d’Alì ha parlato di “un territorio in ginocchio, giunto al capolinea, all’ultima fermata”. “Un territorio che non ne può più di dover sopportare non soltanto la crisi economica e quella aeroportuale, ma, anche, soprattutto i tempi biblici di una politica in cui i trapanesi, ormai,faticano a credere ogni giorno di più”, ha sottolineato.

“Perché di promesse non mantenute, di inutili rassicurazioni e di parole a cui non hanno fatto seguito i fatti, la storia recente è piena – ha aggiunto D’Alì -. La vicenda Birgi è la causa principale di questa crisi. I dati parlano chiaro: lo scorso anno, Trapani ha registrato -20%, San Vito lo Capo -9,7%, Castellammare del Golfo -12,4%, Custonaci, addirittura, -58,1%, Erice -12,6%. Nell’anno in corso, stiamone certi, i numeri che riguardano la provincia di Trapani saranno certamente peggiori. Ed è proprio per questo che, dal sentimento cittadino, è nato il movimento #sevolovoto, un comitato di protesta, apolitico ed apartitico finalizzato al salvataggio dell’aeroporto di Birgi.

Di sicuro c’è che gli enti locali e gli imprenditori trapanesi non si sono mai tirati indietro e sono assolutamente pronti a fare la loro parte. Alcuni imprenditori del territorio, oltre che investire nella promozione turistica hanno deciso di investire capitali privati per fare uscire il territorio dalla morsa dell’isolamento, attraverso un progetto di charterizzazione nazionale ed internazionale. Con il Distretto Turistico abbiamo deciso di creare la destinazione Sicilia Occidentale. Perché noi, in provincia di Trapani, abbiamo compreso che fare squadra e mettere a sistema le energie comuni è l’unica soluzione per far sentire ancora, e più forte, la nostra voce. Daremo al progetto, che prevede la creazione della destinazione, la definizione dell’offerta turistica e quindi azioni di promozione e marketing digitale, una quota delle somme che negli anni passati è stata investita nel co-marketing.

Tutto ciò – ha proseguito – trova un primo forte ostacolo nel sistema dei trasporti su gomma. Appare necessario attivare un capillare sistema di collegamenti che consenta ai turisti di poter raggiungere agevolmente tutte le località di interesse della Sicilia Occidentale, realizzando anche un sistema di biglietto integrato magari collegandolo con l’aeroporto di Palermo. Riteniamo necessario, dunque, un intervento della Regione Siciliana, anche di natura normativa, legislativa e/o regolamentare, che possa favorire, nel rispetto delle regole, la liberalizzazione dei servizi di trasporto effettuati mediante autobus con gli aeroporti in ambito regionale.

E non dimentichiamo l’onerosità dei costi del trasporto marittimo e dei collegamenti con le isole minori, sproporzionati rispetto a quelli con il continente e la stessa Sicilia. Abbiamo anche valutato favorevolmente l’idea di passare dai Distretti Turistici alle DMO di quarta generazione, ma la sensazione che avvertiamo, anche in questo senso, è quella di un impantanamento generale. Che fine ha fatto questo progetto? Ce lo chiediamo un po’ tutti. Tutto, infatti, sembra  essersi misteriosamente arenato.

Il fallimento – ha spiegato – dell’operazione sinergica con Palermo, infine, ci obbliga ad una riflessione e ad una reazione ferma e chiara. Servono azioni immediate, non si può più rinviare a domani. Non troviamo una soluzione per collaborare con Palermo? Considereremo l’ipotesi di una cooperazione con Catania e Comiso. Una soluzione – ha concluso –  anche transitoria o di emergenza, in attesa del nuovo rilancio di Birgi, la troveremo, o, quantomeno, faremo qualsiasi cosa per trovarla”.

Clicca su discorso Rosalia D Ali per leggere la lettera aperte inviata al presidente Nello Musumeci da parte di Rosaria D’Alì.

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