C’è anche l’Antica Focacceria San Francesco di Palermo nell’albo d’oro del ‘Gambero rozzo’, la guida alle trattorie e alle osterie d’Italia che fa il verso, nel titolo, alla più blasonata delle guide di settore. Giunta alla seconda edizione, dopo il successo del 2006, quando vendette, stando alle cifre dell’editore Newton Compton, 80 mila copie, la guida quest’anno ha incrementato del 30% i locali recensiti, che sfiorano ora i 1.200, con una panoramica completa di tutte le regioni d Italia. A segnalare i luoghi, accanto a Carlo Cambi, ideatore e coordinatore della guida, un gruppo di persone normali, amici e lettori, veri non professionisti del cibo, e una pattuglia di osservatori che hanno il compito di visitare quei locali e fare le segnalazioni. “Ispirato alla gastrosofia del ‘Più che una questione di etichetta è una questione di forchetta’, la guida ha trovato un suo spazio – fa notare Cambi – segno che ha colto nel segno. O forse nel sogno: quello di mangiare bene spendendo il giusto e recuperando i sapori e le prassi gastronomiche della tradizione”. Un po’ come nella Guida alle Osterie di Slow Food, cui Cambi rende omaggio nella sua introduzione, la scommessa è trovare quegli osti, quelle trattorie e quei ristoranti che ripropongono una sana cucina di territorio a prezzi accettabili. Una guida per tutti e non solo per chi ricerca raffinatezze alte o sperimentazioni curiose che avvengono poi a costi alti e che possono andare bene per una serata eccezionale, ma non per una normale vista a un ristorante, magari durante un week end o un viaggio.
