martedì, 16 Aprile 2024

Nella Ragusa di Montalbano turisti a +14% l’anno

Lo rileva una ricerca sul teleturismo commissionata da Expocts

Non solo audience per “Il commissario Montalbano”. Grazie alla famosa serie tratta dai libri di Andrea Camilleri il turismo in tutta la Sicilia del sud-est è cresciuto. E’ quanto rileva la ricerca ‘In viaggio con la fiction – serie televisive e creazione dei flussi turistici’, realizzato dal Centro Internazionale di Studi Luoghi & Locations per conto di Expocts del gruppo Fiera Milano. Nella Ragusa di Montalbano le presenze sono passate da 669.678 nel 1999, anno di inizio della serie, a 815.418 nel 2003. Il turismo è cresciuto al ritmo del 12-14% l’anno con un aumento esponenziale dei bed & breakfast e gli agriturismi, che da 65 del 2001 sono passati ai 2.900 dell’anno scorso. Il più celebre? Naturalmente “La casa di Montalbano”, a Punta Secca, dove si può dormire nella dimora fittizia del personaggio e dalla celebre terrazza sul mare godere di uno splendido panorama. Così nonostante i nomi dei luoghi delle storie non coincidano con quelli delle riprese (l’immaginaria Vigata è Ragusa Ibla, Merfi è Menfi, Fiacca è Sciacca, Raccadali è Raffadali), da quando la fiction ha debuttato in televisione alla fine degli anni ’90 per gli appassionati della serie non è stato difficile rintracciare i luoghi reali. Ma oltre ai paesaggi anche le location della fiction sono diventate vere e proprie mete di pellegrinaggio: l’ufficio del sindaco di Scicli, usato nella serie come ‘stanza del questore’, è diventato meta turistica con oltre 3000 visitatori non paganti in un mese, tanto che il sindaco di Scicli ha sfruttato il successo e in uno spot elettorale “utilizza le musiche della serie e si muove come il commissario”.

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