sabato, 20 Aprile 2024

Scontro nello Stretto: 4 morti, decine le vittime

Tra le ipotesi dell’incidente anche la presenza di una ‘nave fantasma’

Sono quattro le vittime dello scontro avvenuto ieri pomeriggio nello stretto di Messina tra un traghetto veloce delle Fs, il “Segesta Jet”, e un portacontainer straniero battente bandiera di Antigua, il “Susan Borchard”, che ha provocato anche il ferimento di 68 persone. Le vittime sono quattro dei sei membri dell’equipaggio del “Segesta Jet”: il comandante Sebastiano Mafodda, 52 anni, il direttore di macchina Marcello Sposito, di 41, il motorista Domenico Zona, di 44 anni, e il marinaio Lauro Palmiro, di 54. Ma si cerca ancora, nella speranza che il bilancio dei morti non aumenti. E intanto, sulla dinamica, spunta l’ipotesi della presenza di una terza nave, che avrebbe in qualche modo provocato la collisione delle altre due: le quattro inchieste aperte sulla vicenda chiariranno se si tratta di una ricostruzione attendibile. Secondo alcune fonti la Capitaneria di Porto di Messina sta lavorando sulla base di un’ipotesi precisa, anche se ancora tutta da verificare. Il terzo natante coinvolto potrebbe essere un traghetto della Caronte, in servizio tra il porto di Reggio e quello siciliano che, forse, non ha dato la precedenza alla “Segesta”, costringendola ad una brusca virata. Manovra che l’ha portata ad incrociare la rotta del cargo straniero. Secondo il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, giunto a Messina, “nello Stretto c’è un problema sicurezza; è uno dei punti più trafficati del Mediterraneo, ma quello che è accaduto è comunque un episodio imprevedibile e imponderabile. Ciò non toglie che, siccome questo traffico è destinato anche ad aumentare, bisognerà fare in modo di mettere in essere misure di sicurezza ancora più avanzate per evitare che magari si ripetano ancora incidenti”.

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