giovedì, 28 Marzo 2024

Tassare i pullman ad Agrigento, coro di no degli operatori

La notizia pubblicata l’8 aprile ha suscitato indignazione tra i nostri lettori

La proposta di un consigliere agrigentino, votata a maggioranza dal consiglio comunale, di tassare i bus turistici che sostano lungo il perimetro della Valle dei Templi, ha suscitato una serie di commenti e critiche giunte alla redazione di sicilia.travelnostop.com.
Per Dario Ferrante, director di Tour Plus Sicilia, "è ormai chiaro a tutti come per sanare i deficit dei comuni siciliani, frutto di allegre gestioni, l'unica risorsa resta la tassazione forzata del turista, il quale si trova a dovere contribuire esso stesso al mantenimento del disastro. Sembra invece non essere chiaro a nessuno come inventando balzelli quotidiani si disincentivi la competitività. Non è mistero come diversi operatori turistici siciliani stiano provando a rivoluzionare gli itinerari turistici, in modo da evitare questo pizzo istituzionalizzato. In fondo, anche questo potrebbe essere un modo di intendere il turismo responsabile".
"Complimenti, complimenti a tutti quelli che pensano ancora che il turista è un pollo da spennare!" scrive invece Fabio Randazzo che aggiunge: "mentre noi operatori ci sforziamo in tutti i modi di far arrivare i turisti in Sicilia, le istituzioni ci danno una grande mano aumentando i prezzi del pacchetto Sicilia. Peccato però che ad ogni aumento di tasse, pedaggi, ingressi, non corrisponda mai un aumento della qualità dei servizi per il turista. MAI".
"Ancora una volta – commenta Carmelo Fichera – la variopinta filiera cui deve forzatamente rapportarsi l'industria turistica siciliana o quel che ne resta dimostra la propria totale distonia con il mercato: da ormai due anni gli operatori abbassano le tariffe e si ricasca nell'errore di creare nuovi costi a stagione già in corso!!!". Provocatoria è invece la proposta di Vito Armetta: "concediamo gratis ingressi, parcheggi e guide locali e recuperiamo i costi attraverso una tassa da far pagare a tutti gli operatori turistici. Continuando a far pagare cari i servizi offerti scoraggiamo i turisti".

 

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