giovedì, 25 Aprile 2024

L’Argimusco punta all’Unesco, 30 studiosi internazionali al lavoro a Montalbano Elicona

L’Argimusco, la Stonehenge siciliana nota in tutto il mondo e che ricade nel territorio di Montalbano Elicona, potrebbe entrare a far parte dei siti considerati patrimonio dell’Umanità e divenire “così punto di riferimento internazionale in ambito archeologico, astronomico e storico culturale”. Verrà eseguito difatti, nei prossimi giorni, uno studio nell’area dove sono presenti imponenti rocce antropomorfe e geomorfe da parte di professionisti e ricercatori internazionali di varie discipline provenienti da 32 paesi diversi. Si tenterà di avvalorare tesi scientifiche di rilevante importanza sulle origini e l’evoluzione del luogo e questo servirà, tra l’altro, a promuovere la candidatura all’Unesco.

Durante l’avvenimento, organizzato dall’Icham e dal Comune tirrenico con il patrocinio dell’Unesco, che si svolgerà dal 24 al 28 ottobre al Castello medievale di Montalbano Elicona, si tratteranno temi distintivi che riguardano diversi approcci alla gestione del patrimonio: impegno comunitario, cambiamento climatico e rapido cambiamento del paesaggio, turismo del patrimonio, archeoastronomia, continuazione dell’iniziativa Africa – workshop, tecnologie non invasive.

Alla Conferenza è prevista la partecipazione di professionisti e ricercatori geologi, archeologi, ricercatori, esponenti di università ed enti di ricerca italiani e stranieri, rappresentanti di istituzioni e studiosi provenienti da ogni continente. In totale saranno abilitati per lo studio dell’Argimusco trenta studiosi internazionali, tra i quali esperti della European Space Agency, del German Archaeological Institute (Dai), del Cultural Site Research and Management, dalla Queens University Belfast, e della Otto-Friedrich University Bamberg.

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