giovedì, 28 Marzo 2024

Senza collegamenti certi a rischio il turismo eoliano

Del Bono: costretti a chiudere perché non sappiamo se i turisti ptranno arrivare o meno

L'assenza di collegamenti certi è la spina nel fianco degli operatori turistici delle isole siciliane. Lo hanno denunciato i partecipanti intervenuti all'Open Forum all'Hotel Carasco di Lipari dedicato alle isole. "Senza collegamenti affidabili, saremo costretti a chiudere tutto e a emigrare – ha lanciato l'allarme Christian Del Bono, presidente Federalberghi Eolie e isole minori –  e noi non vogliamo farlo. Da due anni chiediamo di sapere quali tratte assicurerà la nuova Siremar, quali orari, se sarà previsto un traghetto sostitutivo in caso di guasti. Oggi scopri se un collegamento esiste o meno solo una volta giunti al porto. E questi disagi, quando i turisti restano a terra, li paghiamo solo noi. Siamo costretti a chiudere perché non sappiamo se i turisti potranno arrivare o meno. Il ministro Matteoli – prosegue Del Bono – aveva preso l'impegno di mantenere i collegamenti, e questo impegno non è stato mantenuto". Caterina Conti dell'Hotel Giardino sul mare di Lipari denuncia: "siamo diventati irraggiungibili e non abbiamo certezze sui collegamenti. I nostri turisti restano sulle banchine. Siamo stanchi di andare a protestare a Roma. Per 27 notti abbiamo dormito sulla nave per tenerci il collegamneto con Napoli. Da anni chiediamo un collegamento con Fiumicino". Secondo Anselmo Urso, responsabile di Arciduca Grand Hotel, "la mancanza di collegamenti ci sta trasformando in isole balneari e la stagione anziché allungarsi si accorcia sempre di più. Un tempo lavoravamo da marzo a ottobre, ora tranne che in estate non sappiamo quando arriveranno le navi. Il nodo fondamentale è quello dei trasporti. Ci piacerebbe l'idea di un aeroporto, ma fin quando dovremmo aspettare? Il 4.000?".

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