giovedì, 28 Marzo 2024

Il Chianti festeggia i 300 anni e si candida a patrimonio dell’Unesco

L’assemblea dei soci del consorzio di tutela ha ufficializzato la candidatura del Chianti corrispondente al territorio del Gallo nero, a patrimonio dell’umanità Unesco. L’idea, è stata formalizzata a Firenze nell’ambito delle celebrazioni per i 300 anni del vino, a cui ha partecipato anche il premier Matteo Renzi.

L’area geografica in questione è quella compresa tra le province di Firenze e Siena, coincidente con i confini fissati dalla Commissione ministeriale del 1932 che ritoccò, allargandoli, quelli del 1716 indicati nell’editto del Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici, il quale delimitò la zona di produzione del Chianti. Si tratta di circa 70mila ettari, di cui 9.500 vitati (tra Docg e Igt), e comprende i Comuni di Castellina, Gaiole, Greve, Radda e in parte Barberino Val d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. Annunciato inoltre che il consorzio del Gallo nero si appresta a siglare un accordo di collaborazione con un altro territorio di elezione per la viticoltura: lo Champagne.

“Punteremo su vari fattori: dalle politiche di governance dei due territori alla tutela dei nostri nomi e marchi a livello mondiale. Lo champagne ha tanto da insegnarci – ha detto il presidente del Gallo nero Sergio Zingarelli -A questo si aggiungono scambi culturali e di esperienze. Probabilmente faremo insieme anche delle campagne di comunicazione per affiancare due eccellenze della produzione vinicola, francese e italiana, nel mondo”.

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