giovedì, 25 Aprile 2024

Adava: situazione tragica per turismo in VdA

Non ha nulla di roseo il bilancio di metà estate delineato da Alessandro Cavaliere, presidente dell’Adava. Nere anche le prospettive per agosto con molte strutture con il 50% delle camere ancora libere per la settimana di Ferragosto.
“Se il mese di agosto dovesse essere simile a quello di luglio ci troveremo costretti a dichiarare lo stato di calamità naturale, al pari del settore agricolo, chiedendo aiuti alla Regione – ha commentato Cavaliere – I risultati registrati finora sono tragici, probabilmente parliamo del luglio peggiore degli ultimi 20 anni. Per il mese di agosto Molte strutture –  ha aggiunto – hanno ancora il 50% delle camere libere per la settimana di Ferragosto. Una situazione che accomuna tutte le località, anche quelle più gettonate. A Cogne, da sempre regina dell’estate, quando va bene si ha avuto il 10-15% di periodicità”.
Il flop è imputabile al maltempo. Secondo Assoviaggi-Confesercenti i temporali hanno spazzato via in Italia circa 400 milioni di fatturato.
“Diventa facile giustificare la perdita sul mercato interno – ha sottolineato Cavaliere – D’altronde come dar torto a chi dice ‘cosa vado a fare in montagna se in città non fa caldo?’. Il vero problema, però, è la scelta fatta a livello regionale di legare troppo questa stagione al mercato nazionale. Sono ormai 5 o 6 anni che ci diciamo che il mercato interno è in forte crisi. Probabilmente, e mi prendo la responsabilità in prima battuta come imprenditore, non ci siamo mossi per tempo con azioni aggressive, al pari di quelle portate avanti per la stagione invernale, sui mercati internazionali. Abbiamo prodotti di eccellenza come per esempio le alte e le basse vie o l’enogastronomia, dobbiamo solo promuoverli – ha detto – Ci va sicuramente un maggiore coinvolgimento del privato ma qui servono scelte drastiche. Il pubblico non può più permettersi di fare investimenti che non abbiano un ritorno. Aldilà del socio sanitario ci sono settori dove sono necessari tagli per liberare risorse da investire nel turismo che crea un reale indotto per la Valle d’Aosta”.
In attesa dei dati ufficiali sul mese di luglio, qualche imprenditore i calcoli se li è già fatti. “Alcune delle 540 aziende aderenti all’Associazione mi parlano di cali di fatturato del 30% rispetto al 2012. La forte dipendenza dal mercato nazionale ci sta ammazzando. Dobbiamo renderci conto che la crisi in alcuni paesi è già finita mentre in Italia ancora no”, ha concluso Cavaliere.

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