giovedì, 25 Aprile 2024

Scalo Treviso, interviene il Consorzio Marca Treviso

Garatti: secondo gli inglesi per sosta a Treviso Venezia può attendere

“In questi giorni, a vario titolo ho letto sulla questione Aeroporto Canova. La scelta di intervenire a consuntivo non è Salomonica né, tantomeno, opportunistica. Condivido con molta serenità le posizioni del nostro sindaco Manildo così come ritengo altrettanto necessario evitare allarmismi, sedicenti vittorie o dietrologie: il dato di fatto è scritto e se ne deve tenere conto sino a prova contraria, così come è nei sacrosanti diritti dell’Azionista di maggioranza, per far sì che il piano industriale dell’Aerostazione trevigiana trovi una sua sostenibilità sotto tutti i punti di vista”. È quanto ha affermato Gianni Garatti, presidente Aer Tre Spa e del Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso. “Sono da poche settimane insediato alla Presidenza della Società di gestione del Canova ma il mio contributo al nuovo dibattito sulla nostra aerostazione, è in qualità di presidente del Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso – ha aggiunto – Voglio qui condividere con i trevigiani (ma anche con i quasi 2 milioni di passeggeri che transitano al Canova) una recensione su Treviso e la sua Marca, pubblicata il 24 settembre sul quotidiano inglese The Telegraph. Nella sezione Travel, la giornalista Lee Langley ne dipinge i tratti più delicati e, quasi stigmatizza i viaggiatori provenienti dal Regno Unito a non  lasciare frettolosamente il nostro Aeroporto Canova per dirigersi ai bus navetta che portano a Venezia. Lee Langley premia il lavoro di questi anni che, come Consorzio ed assieme ai nostri Associati e partner pubblici e privati,  da 17 anni portiamo avanti, nel concetto di una Marca trevigiana non certo ‘dormitorio di Venezia’ ma ‘giardino di Venezia’; un territorio da vivere non con frenesia ma con sentimento ed attenzione. Molto probabilmente – ha concluso – se gli inglesi atterrassero direttamente a Venezia, la nostra Treviso e la Marca oggi non potrebbero dialogare con quel  turismo: se qualcuno di voi ha fatto scalo con Ryanair a Beauvais, l’aeroporto di o Skavsta, l’aeroporto di Stoccolma o Girona, condividerebbe la fortuna di avere Venezia a soli 23 km e di questo, noi del turismo ne dobbiamo tener conto e con altrettanta consapevolezza dobbiamo schierarci perché  comunque tutto si risolva, e nel più breve tempo possibile”.

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