martedì, 23 Aprile 2024

Federalberghi Veneto sostiene gli albergatori termali

Michielli: bisogna parlare di ‘ultrastagionalizzazione’

“La crisi ha anche questo potere: costringerci a rimettere in discussione anche le più solide conquiste e cambiare il peso delle parole, spingerci a cercare nuove strade per risalire la china. Così la sicurezza evocata dal ‘posto fisso’ può alleggerirsi al punto da diventare illusione, se a sparire sono i luoghi di lavoro”. Ad affermarlo Marco Michielli, presidente Federalberghi Veneto in merito alla questione del bacino termale di Abano-Montegrotto.
“Ricordiamocelo bene – precisa Michielli – stiamo giocando con i capitali altrui e con la vita lavorativa di imprenditori e lavoratori: non parliamo allora di stagionalizzazione o destagionalizzazione nel settore termale, ma coniamo il neologismo ‘ultrastagionalizzazione’ termine più congruo a individuare la particolarità di un comparto che chiede aiuto”.
Federalberghi Veneto, in occasione della seduta straordinaria del consiglio regionale, ha inviato una lettera ai Consiglieri della Regione Veneto per contribuire a trovare nuove soluzioni.
Per la Federalberghi Veneto l’Associazione Albergatori Termali di Abano Montegrotto sta cercando di tenere le aziende aperte, assicurando un posto di lavoro ai dipendenti, indipendentemente dal contratto applicato. Sta cercando di fare questo, mantenendo il più possibile intatti i livelli salariali ed occupazionali, ma diminuendo il costo del lavoro, le rigidità organizzative del passato e i casi di scarsa produttività.
La lettera ai consiglieri si conclude chiedendo “di prendere in considerazione le estensioni della cassa in deroga per il 2012, per gli albergatori che ne abbiano bisogno. Per il 2013 c’è bisogno di 60 giorni di cassa integrazione, affinché il alto dai potenziali 120 giorni del 2012 non sia troppo traumatico per le aziende. In terzo luogo l’Associazione Albergatori Termali Abano-Montegrotto è disposta a ragionare su uno strumento di sostegno al reddito utile a imprese e lavoratori, ma è necessario che tale strumento non faccia riferimento solamente a un semplice accordo tra le parti sociali, essendo piuttosto accompagnato legislativamente e supportato economicamente dagli enti pubblici e competenti in materia”.

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