martedì, 19 Marzo 2024

Sicindustria organizza workshop sul turismo cinese per le imprese turistiche

Sicindustria ed EU SME Centre di Pechino, entrambi partner della Rete Enterprise Europe Network, organizzano un workshop con l’obiettivo di fornire alle imprese siciliane del settore turistico/alberghiero, gli elementi per comprendere i turisti cinesi, i loro comportamenti di consumo e di spesa in modo da consentire loro di offrire loro un servizio mirato. Il workshop formativo “China Outbound Tourism” è in programma mercoledì 3 luglio alle 9 nella sede di Sicindustria, in via Alessandro Volta 44, a Palermo.

Il seminario di un’intera giornata copre una serie di aspetti concreti e presenta le migliori pratiche, facendo sì che le aziende possano applicare le conoscenze appena acquisite nella loro attività quotidiana.

Partecipando a questa intensa giornata di lavoro, le aziende potranno cogliere le ultime tendenze del mercato, come l’utilizzo di WeChat per attrarre e vendere servizi ai propri clienti, nonché come sfruttare un grande potenziale per ottenere maggiori vantaggi competitivi sul mercato e per creare solide basi di business in questa industria.

Relatrice del seminario è Giovanna Tosetto, esperta di formazione sul mercato turistico cinese, partner di COTRI (China Outbound Tourism Research Institute) e Business Advisor dell’EU SME Centre sul Turismo Certificata CTW, è destination project manager, consulente turistico e guida turistica locale in Friuli Venezia Giulia.

Ma ecco qualche dato che dà l’idea del potenziale dei turisti cinesi: i cinesi “outbound”, ossia quelli che viaggiano dal loro paese in giro per il mondo sono la principale fonte di spesa per il turismo internazionale. Solo nel 2016, i viaggiatori cinesi hanno speso oltre 200 miliardi di dollari all’estero.

Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), la Cina è stata e rimane il mercato di sorgenti turistiche in più rapida crescita al mondo. Secondo le statistiche dell’amministrazione nazionale del turismo cinese, nella prima metà del 2017 sono stati effettuati 62.03 milioni di viaggi in uscita. L’Europa è ancora una delle principali destinazioni e i trend che caratterizzano i flussi turistici dalla Cina verso l’Italia sono oltremodo incoraggianti: dopo un periodo di calo dei flussi cinesi verso l’Europa in generale, stimato in circa il 30%, dovuto in buona parte alla negativa percezione di sicurezza in Europa a causa degli attentati terroristici, nel 2018 il turismo cinese in Italia è cresciuto, come conferma l’aumento delle richieste di visto di circa il 15%. L’Italia è il secondo Paese europeo più visitato dai cinesi dopo la Francia, ed il 13esimo nella classifica generale relativa ai primi 10 mesi del 2018.

Il turismo cinese si sta evolvendo verso una fase più matura, passando dal viaggio di gruppo limitato alle principali e più conosciute città a viaggi individuali che oltre alle grandi città spesso includono itinerari alternativi. Inoltre, i viaggiatori attuali preferiscono sempre più uno shopping più contenuto, hotel di lusso, guide turistiche esclusive e spostamenti in piccoli gruppi.

Meno del 15% di cinesi possiede il passaporto, ovvero neppure 200 milioni di cittadini, e meno del 10% della popolazione viaggia all’estero (nel 2017 sono stati 133 milioni i cinesi che si sono recati all’estero per turismo). Si delinea dunque un enorme potenziale per il futuro del turismo cinese outbound: nel 2020 la UNWTO stima che i cinesi dotati di passaporto saranno 250 milioni, facendo della Cina il primo Paese per numero di turisti al mondo.

I millennials (anni ’80, ’90, 2000) nel 2017 hanno costituito il 59% dei viaggiatori cinesi all’estero. I flussi turistici outbound dalla Cina hanno registrato oltre 133 milioni di turisti all’estero nel 2017, con un incremento del 7% rispetto al 2016.Secondo la UNWTO, l’ammontare di spesa totale nel 2017 è stato pari a 228,1 miliardi di euro (+4,7% rispetto al 2016).

Il traffico aereo Cina-Italia ha registrato un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Lazio, Veneto e Toscana sono le prime tre regioni per numero di presenze di turisti cinesi: 63,5% del totale dei visitatori cinesi in Italia ha scelto queste mete nel 2017.

Secondo ENIT, nel 2017 i turisti cinesi hanno trascorso più di 5 milioni di notti in Italia (12.4% in più rispetto al 2016), con una spesa media apri a 117 euro a notte (+23,5% rispetto al 2016). Quanto alla scelta delle strutture ricettive, l’88,1% ha alloggiato in strutture alberghiere (+12,9% rispetto al 2016), mentre l’11,9% ha scelto strutture extra-alberghiere (+8,8% rispetto al 2016). I trend recenti hanno registrato un incremento della scelta delle destinazioni, quali Riviera Ligure, Amalfi, Sorrento, Sicilia.

La partecipazione al workshop è gratuita. Per partecipare, inviare la scheda di adesione all’indirizzo email [email protected] o al fax 091.323982 entro martedì 2 luglio 2019.

Scheda adesione Turismo Cina 3 luglio 2019

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